Fininvest smentisce ipotesi di scambio quote con Bolloré
Il titolo di Mediaset è volato dopo le indiscrezioni prontamente sbugiardate dalla holding della famiglia Berlusconi
Nuovo colpo di scena, ieri, nella vicenda Vivendi - Mediaset, almeno stando all’indiscrezione riportata dall’agenzia di stampa Bloomberg, secondo la quale il presidente della holding francese, Vincent Bolloré, starebbe valutando di proporre alla famiglia Berlusconi un’intesa amichevole per risolvere la disputa sul Gruppo italiano proponendo in cambio a Fininvest una quota di Vivendi stessa, o uno scambio con le quote possedute in Mediaset. Fininvest ha subito smentito queste ipotesi con una nota.
Eventuale opa su Mediaset
L’eventuale accordo, però, potrebbe comportare anche il lancio di un’opa su Mediaset, dove attualmente il Gruppo transalpino è a un soffio dall’obbligo di farlo. Se Vivendi si confermerà azionista di controllo, insieme a Fininvest, di Mediaset, dovrà rivedere la propria posizione in Telecom Italia, magari cedendo la quota del 24% che attualmente detiene in quest’ultima. Questo nuovo scenario arriva pochi giorni prima dell’incontro, fissato a Londra per il 18 gennaio, durante il quale Mediaset presenterà alla comunità finanziaria le linee-guida delle proprie strategie, che precederanno il piano industriale, atteso per i prossimi mesi.
Benefici per il titolo
Ieri, intanto, il titolo della società guidata da Pier Silvio Berlusconi ha beneficiato di un nuovo, forte, incremento. Due giorni fa, invece, l’imprenditore tunisino Tarak Ben Ammar, molto vicino a Bolloré ma, anche a Silvio Berlusconi, e membro fra l’altro dei CdA di Vivendi e di Telecom Italia, è stato ascoltato in procura a Milano (e lo sarà di nuovo nei prossimi giorni) in relazione all’inchiesta a carico di ignoti avviata lo scorso 13 dicembre per manipolazione di mercato in occasione dell’ingresso del Gruppo francese in quello italiano.
