Autore: Vittorio Parazzoli
07/10/2024

Autostrade per l’Italia affida a Inarea dopo una consultazione la nuova immagine e prepara una campagna istituzionale per i prossimi mesi

Nel giorno dei 60 anni dell’A1 un nuovo logo per raccontare un Gruppo che cambia nel mondo della nuova mobilità, un simbolo del profondo rinnovamento aziendale

Autostrade per l’Italia affida a Inarea dopo una consultazione la nuova immagine e prepara una campagna istituzionale per i prossimi mesi

Esattamente sessanta anni fa veniva inaugurato l’asse portante della rete autostradale del nostro Paese. La A1, la regina viarum, veniva aperta al traffico e con lei la nostra penisola diventava più unita, i tempi di percorrenza da Sud a Nord, attraverso la Capitale, passarono da due giorni di viaggio a solo sei ore. Percorrere l’Italia con le sue caratteristiche orografiche complesse diventava più facile per le merci e per le persone. Quel ruolo centrale l’Autostrada del Sole, con i suoi attuali oltre 800 km, non lo ha mai perso, ancora oggi rappresenta il cuore pulsante della mobilità sia per Autostrade per l’Italia che la gestisce che per l’intero sistema nazionale. La sua centralità è raccontata anche dai numeri: nel resoconto anno per anno dei dati di traffico della A1 si può leggere la storia dei nostri territori, dal boom economico degli anni ’60, passando per le contrazioni dovute a crisi economiche nazionali e internazionali, fino al blocco della circolazione durante la pandemia del Covid.

Il commento

“La storia dell’Autostrada del Sole - afferma l’Amministratore delegato del Gruppo Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi - ci insegna che per compiere una simile impresa è necessario costruire capacità industriale con coraggio e lungimiranza, guardando al futuro della nuova mobilità e delle generazioni di domani. Nel 2024 ricorrono i cento anni della A8, la prima autostrada del mondo, e il sessantesimo della più grande opera mai costruita in Italia, l’A1. Ma per Autostrade per l’Italia questo è anche l’anno dei record: dai volumi di traffico, arrivati a 5 miliardi di chilometri percorsi, agli investimenti sulla rete nazionale pari a 2 miliardi di euro messi a terra in dodici mesi. Continuiamo a lavorare con determinazione ogni giorno per rigenerare la rete autostradale, ispirandoci ai grandi del passato che costruirono questa infrastruttura strategica che, ancora oggi, è l’asse portante del sistema socioeconomico nazionale”.

Una nuova immagine 

Il Gruppo Aspi ha scelto proprio il giorno del sessantesimo compleanno dell’Autosole, per presentare la sua nuova identità: una nuova immagine che è il punto di approdo di un lungo processo di trasformazione aziendale avviato nel 2020, dopo i tragici eventi del Ponte Morandi. Un percorso di cambiamento che in questi anni ha visto scardinare con determinazione gli approcci preesistenti, con l’ingresso di nuovi azionisti e nuovi vertici, un radicale change management, l’adozione di innovativi sistemi di monitoraggio e di manutenzione delle infrastrutture, l’avvio di un capillare programma di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture della rete, grazie anche alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie nel segno della sicurezza e della sostenibilità. La nuova immagine è stata realizzata da Inarea Identity and Design Network, rete internazionale di professionisti, specializzata nella realizzazione di marchi identitari per imprese e gruppi, prodotti, servizi e reti commerciali, con sede in Italia a Roma e Milano. È in preparazione per i prossimi mesi anche una nuova campagna istituzionale che sarà pianificata da Gruppo Mario Mele & Partners.

Il logo

Una “A” duttile, segno polisemico in grado di ruotare, andando a rappresentare una “&” che connette e unisce, come l’A1 unisce il Paese, dando ad ognuno di noi la libertà di muoversi. Una “A” che al contempo richiama il nome di Autostrade per l’Italia e il profilo di una infrastruttura estremamente complessa, figlia di una orografia unica in Europa, come quella quotidianamente attraversata da milioni di italiani. Un segno che vuol evocare quei principi virtuosi che guidarono la costruzione di quell’arteria, riportandoli alla contemporaneità. Una “&” che rappresenta il dialogo, la congiunzione, il legame. Perché le autostrade non sono un mondo a sé, ma vivono in relazione con il Paese, con i territori, con i cittadini che le utilizzano. Un simbolo funzionale al racconto delle Autostrade & la centralità delle infrastrutture; delle Autostrade & l’innovazione che il Gruppo persegue grazie alla ricerca ingegneristica e digitale; delle Autostrade & la sostenibilità, sempre più implementata grazie a nuove soluzioni tecnologiche; le Autostrade & le competenze delle persone; le Autostrade & l’inclusione, concretizzata dalle policy adottate; delle Autostrade & i tanti magnifici borghi e le ricchezze del nostro territorio. Altro elemento distintivo del rebranding di Autostrade per l’Italia è la decisione di mantenere lo stesso nome. Questo riflette un forte senso di continuità e appartenenza per tutti gli uomini e le donne di Aspi, sottolineando l’importanza della loro identità e del loro impegno nel processo di trasformazione aziendale. Un rinnovamento che tiene insieme quello che per Il Gruppo è più importante e più lo rappresenta, l’Italia e le autostrade. La partecipazione delle controllate Tecne, Free to X, Amplia e Movyon a questo cambiamento anche visivo è un segnale ulteriore che il Gruppo Autostrade per l’Italia punta a diventare un leader nella mobilità integrata e sostenibile.