Audiradio: 1° semestre 2025, RTL 102.5 è la più ascoltata delle italiane
Sono usciti i primi dati della nuova ricerca sulle audience radiofoniche prodotta dal JIC presieduto da Antonio Martusciello; Radio Italia è al secondo posto

Anche Audiradio conferma in cima alla classifica delle radio più ascoltate d’Italia RTL 102.5, l’emittente ammiraglia del gruppo guidato da Lorenzo Suraci di cui fanno parte anche Radio Zeta e Radiofreccia. Sono stati diffusi ieri i dati sugli ascolti radiofonici del 1° semestre 2025, secondo la nuova ricerca prodotta dal JIC presieduto da Antonio Martusciello. Ricerca che mantiene una continuità con il passato (RadioTER) ma che introduce importanti novità nei questionari, nella struttura campionaria, nelle tecniche di elaborazione dei dati e, a breve, introdurrà anche la misurazione censuaria degli ascolti on demand digitali. Perciò, i dati non sono confrontabili con il passato. Tuttavia, una novità importante si può evidenziare: Radio Italia si colloca al secondo posto dei network per audience nel giorno medio, a una manciata di ascoltatori dalla prima classificatga, ‘scalando’ qualche posizione rispetto al passato. Alle sue spalle si colloca RDS, mentre Radio Deejay si piazza al quarto posto.
Il commento AgCom
La nuova indagine si basa su 200mila interviste CATI, realizzate mediante l’utilizzo di tre distinti questionari, su altrettanti campioni indipendenti: Stream A, suddiviso in A1 (esclusivamente per le radio locali) e A2 (locali e nazionali), e Stream B per le sole radio nazionali. Grazie a un processo di fusione, i risultati provenienti dai tre Stream convergono in un unico database, che costituisce la fonte dei dati sui volumi e del nastro di pianificazione. Quest’ultimo sarà rilasciato successivamente. La banca dati, al momento, non include le informazioni on-demand digital, le quali, una volta raccolte, confluiranno nella Total Audience, che sarà comprensiva, perciò, sia dell’ascolto in diretta che dell’ascolto on-demand. L’avvio di Audiradio e la ricerca che ne è scaturita rappresenta un risultato importante del mercato anche in tema di trasparenza e di allineamento alle best practice nazionali – all’interno di un sistema integrato di JIC – e internazionali. In una nota, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni “esprime apprezzamento per la pubblicazione dei dati dell’indagine Audiradio sulla rilevazione ufficiale dell’ascolto delle emittenti radiofoniche pubbliche e private, nazionali e locali, relative al primo semestre 2025. Si tratta della prima indagine di dati di ascolto realizzata dalla nuova Audiradio, Joint Industry Committee (JIC), la cui costituzione è stata fortemente auspicata dall’Autorità, per garantire una misurazione trasparente, metodologicamente corretta e attendibile della diffusione del mezzo radiofonico. Nel solco delle prescrizioni formulate dall’Autorità (delibera n. 202/23/CONS), l’indagine segna un ulteriore importante passo nella realizzazione dei sistemi di misurazione delle audience, contribuendo così ad un’efficace tutela del pluralismo e della concorrenza”.
La top 3
Lorenzo Suraci, presidente del Gruppo RTL 102.5, dichiara: “È un grande orgoglio vedere RTL 102.5 sempre al vertice, ma per me il vero vincitore è l’intero Gruppo. Con Radiofreccia e Radio Zeta il network raggiunge e supera gli 9,2 milioni di ascoltatori”. Nel dettaglio, nel giorno medio l’ammiraglia è seguita da oltre 6,6 milioni di ascoltatori, Radio Zeta da 1.240.000 e Radiofreccia da 1.285.000. Il totale ascolti generati nel giorno medio dalle tre emittenti colloca il Gruppo tra i leader della radiofonia italiana. Per quanto riguarda Radio Italia, con 6,6 milioni di ascoltatori conquista il secondo posto tra le emittenti commerciali italiane. Sul fronte quarto d’ora medio è quarta con 566mila ascoltatori e seconda nei 7 giorni con 15,9 milioni di ascoltatori: “Un ottimo risultato che è il frutto del lavoro svolto negli ultimi anni - afferma il presidente ed editore Mario Volanti -. È nostro l’impegno a proseguire su questa strada cercando di continuare a migliorarci”. I risultati di Audiradio “confermano RDS tra i leader del panorama radiofonico nazionale – dice Massimiliano Montefusco, amministratore delegato di RDS -. Podio dell’emittente in Italia per ascolti nel giorno medio, con oltre 6 milioni di ascoltatori e anche nei sette giorni, con quasi 15 milioni di persone raggiunte; posizione di rilievo anche nel quarto d’ora medio, con più di 580 mila ascoltatori sempre sintonizzati. Questi numeri attestano la fiducia e la vicinanza del pubblico e rafforzano l’impegno di RDS nel proporre ogni giorno un prodotto editoriale di qualità, capace di emozionare, informare e intrattenere milioni di italiani”.
Gruppi editoriali
GEDI sottolinea il primato di Radio Deejay nell’AQH, a quota 621mila ascoltatori, nonostante ‘scivoli’ al quarto posto nel giorno medio (5,4 milioni). Con Radio Capital (1,8 milioni circa nel giorno medio; 162mila AQH) e m2o (oltre 2,1 milioni giorno medio; 215mila AQH), il Gruppo raggiunge un ascolto complessivo medio di oltre 9,3 milioni di individui. L’editore segnala anche risultati pubblicitari migliori rispetto al mercato. “Anche la nuova rilevazione Audiradio restituisce numeri importanti per le radio GEDI, confermando la bontà dei costanti investimenti del gruppo in talent, contenuti, comunicazione e attività su territorio capaci di consolidare quel rapporto unico che abbiamo con il nostro pubblico – afferma Carlo Ottino, direttore generale Area Radio-TV Gruppo GEDI -. Il nuovo sistema di rilevazione è il frutto di un importante lavoro di cooperazione tra i diversi player del settore realizzato in tempi record. Alcuni aggiustamenti saranno necessari ma la direzione è quella giusta, adeguata alle evoluzioni del comparto e al moltiplicarsi delle piattaforme di ascolto”. RadioMediaset (Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio) si conferma ancora una volta primo Gruppo radio nazionale, con il 19% di ascoltatori AQH e il 42,9% di ascoltatori nel giorno medio. L’amministratore delegato Paolo Salvaderi dichiara: “La pubblicazione della nuova ricerca Audiradio segna l’avvio di una fase nuova, caratterizzata da un impianto metodologico rinnovato e non confrontabile con il passato. Consideriamo questo passaggio un’evoluzione importante e riponiamo piena fiducia nella solidità e nella credibilità del nuovo sistema di rilevazione. Nonostante la discontinuità, i dati confermano e rafforzano i risultati storici delle nostre emittenti, a dimostrazione della loro forza e del ruolo centrale che la radio continua a svolgere nel panorama dei media”. RadioRai, che proprio lo scorso martedì sera ha presentato i nuovi palinsesti, torna nella rilevazione dopo lo ‘strappo’ con RadioTER del primo semestre 2023. In una nota, la Rai sottolinea gli andamenti dei propri brand: con una platea in crescita 12,5% nel quarto d’ora medio, e di un incremento totale del mezzo radiofonico pari al 10,3%: Radio1 si conferma nella top ten AQH con una crescita del 4,1%; ci rientra anche Radio2, con un incremento del 6,5%. Sempre nell’AQH Radio3 fa il +30,1%, mentre Isoradio aumenta addirittura del 61,3%.
Emittenti
Radio Kiss Kiss si conferma 6ª tra i network nazionali sia nel giorno medio sia nell’AQH: Lucia Niespolo, presidente ed editore, sottolinea: “La nuova rilevazione Audiradio ci restituiscono un quadro chiaro e positivo. I dati dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta: frutto di scelte coraggiose, di una visione chiara e di un impegno quotidiano. Negli ultimi anni abbiamo creato un ecosistema che va oltre la radio tradizionale, in cui la connessione autentica genera empatia tra persone, piazze, social e musica”. Un quadro suffragato anche sul fronte digitale: Radio Kiss Kiss, comunica l’editore, è stabilmente tra le prime radio italiane per video views e interazioni (fonte Comscore). Con oltre 2,6 milioni di ascoltatori Radio 24 si posiziona tra le prime 10 emittenti italiane, mentre nell’AQH l’editore segnala un miglioramento al nono posto della classifica. La piattaforma 4.0 che raccoglie l’offerta streaming e on demand registra il +45% delle pagine viste ogni mese nel 2025 a 9,5 milioni, e oltre 1,5 milioni di browser unici (+48%) e 2,9 milioni di sessioni medie mese (+26%). “Siamo soddisfatti del risultato, ma più di questo siamo particolarmente orgogliosi della partecipazione dei nostri ascoltatori che seguono Radio 24 attraverso le molteplici interazioni con tutti i nostri entry point: un segnale concreto di fedeltà e coinvolgimento, che testimonia il valore del nostro rapporto con il pubblico. Questo risultato è il frutto di interventi mirati nel corso degli anni, guidati da una visione strategica di lungo periodo. Un impegno che prosegue oggi con la piattaforma televisiva, già accolta con grande favore dal pubblico e dal mercato” commenta Federico Silvestri, a.d. del Gruppo 24 ORE.
Radiofonia locale
Aeranti-Corallo “esprime grande soddisfazione per i dati dell’indagine Audiradio relativi al primo semestre di quest'anno. Tali dati confermano il ruolo decisivo della radiofonia locale in Italia, evidenziandone la vitalità e il ruolo centrale nel panorama mediatico nazionale. Emerge con chiarezza la forza delle radio locali, con risultati d’ascolto decisamente rilevanti, anche in rapporto al dato complessivo”. Le emittenti locali iscritte all’indagine sono 252, per un totale (lordo) di ascoltatori superiore a 31,3 milioni. Le radio locali che superano un milione di ascoltatori nel giorno medio sono 5; inoltre, sono 8 quelle che hanno tra 500mila e un milione di ascoltatori; 19 quelle tra 200mila e 500mila; 75 quelle tra 50mila e 200mila ascoltatori; 72 tra 20mila e 50mila ascoltatori; 73 sotto i 20mila ascoltatori. Nove risultano essere le radio locali con più ascolti di almeno una radio nazionale. In 5 regioni italiane (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Puglia), la radio più ascoltata è una radio locale (rispetto alle radio nazionali e a tutte le radio locali rilevate nella relativa regione). L’avvocato Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo afferma: “La radio locale costituisce uno dei pilastri fondamentali nel sistema dei media, confermandosi competitiva, forte della propria capillarità nei territori, oltre che di contenuti di qualità, per l’informazione e l’intrattenimento”.