AOL, è atteso per settimana prossima integrazione con Yahoo. C’è l’ok degli azionisti
Contestualmente verrà ridotto l’organico tra il 15 e il 20% nell’ambito del già annunciato processo di riorganizzazione volto al salvataggio dei costi
Si attende in questi giorni il completamento dell’acquisizione di Yahoo da parte di Verizon e la conseguente integrazione degli asset della storica società della Silicon Valley con quelli di AOL sotto l’ombrello del nuovo brand Oath. Un’operazione che va avanti da quasi un anno, vale a dire da quando Yahoo ha annunciato di aver accettato l’offerta da 4,8 miliardi di Verizon poi sensibilmente abbassata a causa degli attacchi hacker subiti dalla compagnia. Secondo ReCode, circa un migliaio di persone verranno licenziate, pari a meno del 20% della rosa di professionisti della compagnia una volta unite le squadre. Per TechCrunch le proporzioni sono inferiori ma non i numeri assoluti: oltre 2.000 tagli al personale, pari al 15% dei circa 14mila dipendenti. Sempre ReCode sottolinea come questa mossa non sia per niente inattesa: entrambe le aziende hanno varie sovrapposizioni di ruoli nel marketing, nel segmento finanziario, in quello delle risorse umane e nell’amministrazione. In ogni caso l’annuncio del completamento dell’operazione dovrebbe arrivare settimana prossima, vista l’approvazione nella serata di ieri al deal da parte degli azionisti di Yahoo. A capo della nuova realtà ci sarà Tim Armstrong, già ceo di AOL e in precedenza dirigente di Google: il suo obiettivo è rendere la compagnia che nascerà dall’integrazione con Yahoo leader nella pubblicità online, fornendo servizi a una platea di 2 miliardi di persone nel mondo, come dichiarato allo scorso DMexco. In Italia la raccolta delle properties di Yahoo è gestita da Mediaset attraverso la concessionaria Mediamond dopo la chiusura della sede locale avvenuta a febbraio dell’anno scorso. È, infine, doveroso notare che VEVO, partner di Yahoo dal 2011 al 2016, a gennaio ha deciso di affidare la raccolta ad AOL Italia.