Autore: Redazione
13/10/2016

Amazon entra nel business dello streaming musicale e sfida Spotify

La company, a differenza dei competitor, ha pronte due offerte, una da 8 e una da 4 dollari al mese, che abbattono per la prima volta la soglia dei 10 euro mensili. Apple ci aveva provato, ma con scarsi risultati

Amazon entra nel business dello streaming musicale e sfida Spotify

Oggi uno dei campi di battaglia preferiti dai colossi del web è quello dei servizi di streaming musicale. Tutti possono vantarne uno: Apple ha Apple Music, Google ha Google Play, e poi c’è Spotify. E da oggi anche Amazon, come tutte le altre big company, ha un proprio servizio di abbonamento musicale che inizierà a vendere a 10 dollari al mese e permette agli utenti di ascoltare qualsiasi brano, in qualsiasi luogo e momento, e su tutti i device. È dunque ufficialmente partita la sfida a Spotify. La particolarità del servizio di Amazon è che, a differenza dei competitor, mette in campo altre due offerte, come riporta Recode: la prima è una versione da 8 dollari al mese per gli abbonati Amazon Prime, mentre la seconda versione ne chiede agli utenti 4 e lavorerà solo sulla linea degli Echo Speaker di Amazon. L’entrata di Amazon in questo business è una notizia importante per tutto il settore, poiché è una società in salute e con molti soldi da investire. La vera notizia è che si è abbattuto il muro dei 10 dollari mensili per ascoltare musica on demand. Ci aveva già provato Apple ma senza ottenere successo. Con la policy del prezzo al ribasso di Amazon si avrà la possibilità di testare un principio che da anni si sta facendo strada nel mondo musicale: più si riduce il prezzo degli abbonamenti, maggiori saranno le sottoscrizioni, e così l’intera industria musicale potrà crescere. Funzionerà? Non resta che aspettare di vedere se le cose andranno realmente in questa direzione.