Autore: Redazione
03/04/2017

Adesso Google estende il programma di misurazione delle visite in-store a nuovi advertiser

Fino a oggi, il gigante americano è riuscito a tracciare ben 4 miliardi di visite in-store

Adesso Google estende il programma di misurazione delle visite in-store a nuovi advertiser

Tracciare le visite in-store a partire dai click sugli annunci pubblicitari. L’obiettivo di quasi tutti i retailer e marketer. E la tecnologia di Google, come sempre, può contribuire allo sviluppo del settore: fino a oggi, il gigante ha tracciato ben 4 miliardi di visite in-store, non proprio noccioline. Google ha esteso il suo programma di misurazione delle visite in store, ormai vecchio di due anni, agli annunci del Display Network lo scorso settembre e ha detto di aver registrato visite a circa 200 milioni di store su scala globale. E la compagnia ha annunciato di voler presto rendere disponibili i dati relativi alle visite a migliaia di nuovi advertiser, principalmente per via del miglioramento di diverse componenti delle sue capabilities di misurazione. Google quantifica le visite in-store basandosi su dati aggregati e anonimizzati a partire dalle azioni degli utenti che hanno attivato il tracking Location History all’interno dei propri telefoni. E per migliorare ulteriormente il sistema, Google ha detto di aver cominciato a utilizzare modelli di apprendimento per aumentare l’accuratezza nel dare la priorità ai segnali di locazione. “Questo ci consente di misurare in modo affidabile più visite in contesti tipicamente complessi, come i negozi nei grandi centri commerciali o in aree in cui vari negozi sono vicini tra loro”, ha spiegato Kishore Kanakamedala, director of product management for online-to-offline solutions. Google ha anche intervistato alcuni utenti per verificare i luoghi che hanno visitato e riconciliare i risultati con le sue predizioni.