Il web ha compiuto 29 anni, Tim Berners-Lee chiede di regolamentare i giganti hi tech
Il fondatore di internet è intervenuto con una lettera aperta, ricordando come nel 2018, per la prima volta, sarà connessa alla rete più della metà delle popolazione di tutto il pianeta
Ieri, 12 marzo, si è ricordata la nascita del world wide web, avvenuta nel 1989 per mano di Sir Tim Berners-Lee. L’inventore di internet ha dialogato con diversi giornali, chiedendo maggiore regolamentazione per le firme tecnologiche affinché il web non venga trasformato in “un’arma globale”. “Negli ultimi anni - ha scritto in una lettera aperta ripresa dal Guardian - abbiamo visto teorie cospirazioniste sulle piattaforme social, falsi account su Twitter e Facebook aumentare le tensioni sociali, attori esterni interferire nelle elezioni, e criminali rubare grandi quantità di dati”. Secondo Berners-Lee queste problematiche sono aumentate a causa della concentrazione del potere nelle mani di poche piattaforme, per l’appunto Facebook e Twitter, oltre a Google.
Un “nuovo” web
Secondo il padre del web, quella che una volta era una ricca selezione di blog e siti è stata compressa sotto il potente peso di poche piattaforme dominanti, che “controllano quali idee e opinioni sono viste e condivise”. Per esempio Google assorbe l’87% delle ricerche mondiali, mentre Facebook è utilizzato mensilmente da 2,2 miliardi di utenti. E, cosa più importante, insieme i due giganti, anche grazie al contributo delle rispettive controllate, su tutte YouTube e Instagram, raccolgono oltre il 60% degli investimenti adv globali. Inoltre queste società possono acquisire rivali più piccoli, rendendo più difficile la competizione. “Voglio che il web rifletta le nostre speranze e realizzi i nostri sogni, piuttosto che esaltare le nostre paure e approfondire le nostre divisioni”, ha spiegato.
Sfatare due miti
Secondo Berners-Lee esistono due miti che limitano l’immaginazione collettiva, quello per cui “la pubblicità è l’unico business model possibile per le aziende online e l’altro in base al quale è troppo tardi per cambiare il modo in cui le piattaforme operano. Su entrambi i punti abbiamo bisogno di essere un po’ più creativi”. Ma come fare? La soluzione per Tim Berners-Lee risiede in “un quadro giuridico o regolamentare che tenga conto degli obiettivi sociali per contribuire ad alleviare tali tensioni”. Il papà del web ha, infine, ricordato che il 2018 è una tappa importante del percorso di internet, perché vede, per la prima volta, connessa oltre la metà della popolazione online. E internet garantisce importanti opportunità, a tutti i livelli.