Autore: Silvia Antonini
26/02/2025

IDNTT: presentato il piano industriale 2025-2027, obiettivo ricavi fino a 47 milioni

Il CEO Christian Traviglia ha illustrato le linee guida del prossimo biennio: efficienza, marginalità, leadership nel mercato content e nuove opportunità nel btoc

IDNTT: presentato il piano industriale 2025-2027, obiettivo ricavi fino a 47 milioni

Christian Traviglia

IDNTT, società svizzera con sedi anche in Italia e in altri 7 Paesi quotata su Euronext Growth Milan, ha presentato ieri a Milano il nuovo piano industriale per il biennio 2025-2027, incentrato sul mercato dei contenuti in primo luogo per il mercato corporate, con l’obiettivo di raggiungere un fatturato fino a 47 milioni di euro e una posizione di leadership sul mercato italiano che potrebbe anche prefigurare partnership con gruppi internazionali della comunicazione. Il CEO e fondatore dell’azienda Christian Traviglia ha illustrato i risultati da pre-consuntivo 2024: ricavi tra i 20 e i 22 milioni di euro rispetto ai 19,3 milioni generati nel 2023 prefigurano crescite dal 3,6% al 14% circa; e un ebitda a quota 3,5-4 milioni di euro. Nel 2027, a fine piano, il fatturato atteso oscilla tra i 38 e i 47 milioni (con un CAGR del 25,2%) al netto di eventuali operazioni di fusione e acquisizione, mente l’ebitda dovrebbe collocarsi tra i 7,5 e gli 11 milioni di euro.

Linee strategiche

Gli ingredienti dello sviluppo di IDNTT nell’ultimo anno sono stati l’efficientamento dei costi, anche e soprattutto attraverso la tecnologia e l’AI, il consolidamento di Real Life Television (di cui ha acquisito il 59% l’anno scorso, ndr) e la crescita tra il 5 e il 10 per cento del business dell’area entertainment legata all’offerta YouTube MCN (syndication di canali che con 500 milioni di minuti di contenuti visti al mese rappresenta la prima in Italia), asset che per l’azienda IN-SANE (il brand del gruppo che cura la parte talent e influencer marketing) vale circa 700mila euro di ricavi l’anno e che sarà uno dei focus dei prossimi mesi, grazie anche allo sviluppo della raccolta pubblicitaria tramite un partner qualificato, da affiancare a quella generata da Google. «Data la grande frammentazione del mercato italiano – spiega Traviglia – una strada per consolidare la leadership è l’acquisizione di realtà che operano nel settore dei contenuti, purché abbiano i conti in salute e buone prospettive di migliorare l’ebitda. Oggi l’Italia rappresenta il 50% del nostro business: ci piacerebbe crescere fino al 70%, secondo una strategia di aggregazione adottata da società come Accenture e S4 Capital» di cui, a quel punto, IDNTT si potrebbe candidare come partner. Intanto, per quest’anno è già pronta una operazione di rebranding per cominciare radunare sotto il cappello di IDNTT il mosaico di aziende che compongono il gruppo. Un altro mercato nel mirino di IDNTT è quello del Nord-Europa, dove l’azienda è interessata a cercare opportunità di sviluppo. In questo contesto, Traviglia annuncia anche la possibilità di rivedere la posizione dell’azienda rispetto alla quotazione: «Non siamo soddisfatti del valore che ci viene attribuito, e in mancanza di una giusta valutazione da parte del mercato non escludiamo il delisting da Milano, o l’investimento di un fondo».

I pilastri del piano industriale

L’obiettivo dell’azienda è la trasformazione da ‘Martech Content Factory’ a ‘AI-tech-content-factory’ grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi di produzione dei contenuti. Un secondo obiettivo è l’efficientamento dei costi grazie alle sinergie di gruppo, alla tecnologia e a un modello di lavoro basato su team multi-skills e multiculturali, grazie alla presenza internazionale anche in Paesi a vantaggio comparato di costo. Infine, IDNTT si propone di sviluppare nuove linee di contenuti (per esempio in ambito ESG o arte), nuove aree geografiche (come l’Azerbaijan e i mercati arabi), nonché il potenziamento dell’area influencer marketing e l’allargamento dell’area btoc, che a fine biennio dovrebbe rappresentare il 20% del business (3-5 milioni di euro nel 2027) contro l’80% sempre costituito dal btob (35-42 milioni di euro nel 2027). Efficienza, marginalità, mentalità agile da start up, fidelizzazione dei clienti e sviluppo sostenibile con produzione carbon neutral certificata entro il 2027: questi i pilastri del piano presentato ieri. 

Contenuti

In area btob, IDNTT opera nella produzione di contenuti per e-commerce, contenuti digitali e tradizionali (spot pubblicitari, banner, newsletter, video adv, landing page, brochure, cataloghi, flayer); contenuti per i servizi tv in streaming, social media, instore tv o canali OOH, campagne di influencer marketing, eventi, pr e media, punti vendita (presidio e gestione dell’ultimo miglio della comunicazione), customer care omnichannel. Questo il core business del gruppo, a cui si affianca la nuova offerta btoc e btobtoc, realizzata in joint venture con partner industriali leader di settore e con la collaborazione di talent (tra questi, per esempio Alessandro Del Piero) gestiti dalla controllata In-Sane, per la loro trasformazione in veri e propri brand e la conversione in consumatori delle loro fanbase. I mercati di riferimento saranno: videogiochi, food&beverage (con la società Star Kitchen, partecipata al 51% da IDNTT e al 49% da KUIRI si vorrebbe sviluppare nuovi marchi di food retail) e viaggi grazie alla recente joint venture con Donnavventura