Autore: Redazione
16/11/2022

IAB Forum 2022, capire la società che cambia per afferrare il futuro

Ha preso il via ieri la ventesima edizione di IAB Forum, “Decoding Change”, tra temi cardine che rischiano di perdersi nella velocità del mondo digitale

IAB Forum 2022, capire la società che cambia per afferrare il futuro

Ha preso il via ieri l’edizione 2022 di IAB Forum (Allianz MiCo Sud Milano), quella del ventesimo anniversario, l’evento più importante dedicato alla industry del digitale. Autorevoli professionisti ed esperti sono stati i protagonisti dell’approfondimento e della condivisione di interessanti punti di vista sulle parole chiave che compongono il tema generale dell’evento: Decoding Change. È stato come sempre il Presidente dell’associazione Carlo Noseda ad aprire le danze: “La smaterializzazione dell’esperienza ha reso tutti più veloci, ma anche meno profondi. I nativi digitali vivono questa superficialità come normale, non hanno mai conosciuto il mondo analogico e approcciano i problemi con una visione quasi salvifica della tecnologia. Occorre tornare ai significati più profondi per capirne l’essenza”, ha dichiarato. Moderatrice di eccezione nella prima giornata di IAB Forum, MYA, una meta-human che in perfetto stile “futuristico” ha accompagnato gli ospiti in platea e quelli collegati via streaming nella scoperta dei molti temi e delle riflessioni a programma. Ad anticipare l’intervento di Noseda, il rapper Anastasio con la sua canzone Babele, un ritorno al valore del linguaggio, che oggi appare svuotato di significato.

Nulla è impossibile

Ad aprire veramente i giochi ci ha pensato Paolo Colombo, Professore Ordinario di Storia delle Istituzioni Politiche all’Università Cattolica, incentra il suo intervento d’apertura lavori “Olivetti: Dove È Cominciato Il Futuro” su chi il futuro è stato in grado di vederlo, anticiparlo, ispirarlo e portarlo nella vita degli italiani costruendo un bellissimo capitolo della storia industriale del nostro Paese. “Adriano Olivetti”, secondo il professore, “è colui che è stato in grado di decodificare il cambiamento insegnandoci che nulla è impossibile e gettando un seme importante che, qualche anno più avanti, i suoi stessi collaboratori avrebbero fatto crescere dando vita al primo personal computer, nato ad Ivrea in Italia”. È partito da qui un viaggio tra le parole chiave del cambiamento, prima fra tutte quella dell’innovazione a cui è dedicato l’intervento “La Formula Dell’Innovazione - Il Futuro Tra Aspettative E Realtà” a cura di Cristina Pozzi, CEO e Co-Founder Edulia e Alfio Quarteroni, Professore di Analisi Numerica e Direttore del MOX al Politecnico di Milano. Esiste una formula dell’innovazione? Forse sì. Nel suo intervento sulla tecnologia a scuola, ne sostiene l’utilità solo a condizione che questa non si inserisca come una mera “sostituzione” (come accaduto con la DAD) ma come elemento di “ridefinizione” di un modo di insegnare che significa far seguire all’inserimento della tecnologia nuove strategie, come dividere la classe in gruppi, far partire lezioni parallele, creare contaminazione tra gli studenti. Alfio Quarteroni riporta con convinzione che la matematica è tra le “materie di moda” che apre scenari di utilizzo, attraverso l’analisi dei dati e la costruzione di modelli poco immaginati, come la conoscenza dell’attività cardiaca finalizzata a comprendere dove intervenire prima di agire (la capacità predittiva della matematica, appunto).

Indagare il passato

Su come la scienza possa ricostruire il passato e disegnare il futuro, si concentrano l’intervento del professore Giuseppe Remuzzi, Direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e di Marco Simoni, Economista Università Luiss. Remuzzi racconta che c’è un grande fascino nell’indagare il passato per capire chi siamo. E alla domanda perché siamo diversi dagli altri scimpanzé, Remuzzi cita la scoperta della scienza che, a un certo punto della storia archeologica, è stata capace di indagare il DNA dei fossili rispondendo al quesito: ci rende diversi un solo aminoacido di una proteina. Alla domanda se abbiamo imparato a sostenere la ricerca, Simoni risponde sostenendo che, seppur sia aumentata la consapevolezza nel progredire e nell’affrontare eventi inaspettati, occorre riscoprire e supportare i luoghi dove si fa la ricerca che dovrebbero essere ecosistemi e non sistemi isolati perché è lì che i ricercatori riescono a rendere di più.

Esigenze cooperative

Spazio al tema delle competenze con l’intervento “Quali Competenze Per La Nuova Leadership” con Cristina Calabrese, Presidente e Amministratore Delegato Key2people e Roberta Cocco, Esperta di Trasformazione digitale. Roberta Cocco sottolinea nel suo intervento l’esistenza di un forte gap di competenze digitali in Italia. Il nostro Paese si trova, infatti, agli ultimi posti e il suggerimento numero uno per ridurlo, secondo Cocco, è quello di “fare sistema” attraverso una formazione aperta, cooperativa, generativa senza “lasciare indietro nessuno”. Cristina Calabrese ci parla di leadership definendola come la “capacità di gestire sistemi aperti tra sistemi aperti”. La nuova leadership è quella che crea le condizioni interne per generare le competenze in un sistema che vive e si muove con altri sistemi aperti.

Differenze tecnologiche

L’intervento sulle disuguaglianze “Come Unire Un Mondo Diviso” a cura di Stefano Scarpetta, Direttore per l'Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell'OCSE, punta i riflettori sui giovani e sulla loro recente sofferenza durante la pandemia. Se da un lato, la tecnologia ha salvato molti giovani attraverso la DAD, la stessa soluzione ha fatto emergere un divario, una disuguaglianza dovuta a molti fattori nel suo utilizzo (con la DAD, il 30% dei giovani sono stati lasciati indietro). Investire e credere nel capitale umano è una delle risposte, secondo Scarpetta, in un paese in cui tra i 25-34 anni il numero dei laureati ci pone agli ultimi posti in classifica.

Innovare e sostenere

Spazio alla parola chiave SOSTENIBILITÀ in “La Sostenibile Leggerezza Dell’innovazione” con la partecipazione di Elena Lavezzi, Chief Strategy Officer Kuda e Paolo Taticchi, Professore di Strategia e Sostenibilità Aziendale UCL School of Management. Secondo Taticchi fare sostenibilità oggi significa fare strategia, dove l’innovazione è il mezzo e la sostenibilità il fine. Questo tema trattato anche nel Manifesto sugli NFT, da lui stesso curato, ci insegna che dobbiamo sempre stare attenti a come si usano le tecnologie, ad esempio alcuni NFT hanno, infatti, un’alta carbon footprint e non vanno utilizzati indistintamente.

Democrazia

È di grande valore l’intervento sul tema della TECNOLOGIA “Come Rendere Democratica La Tecnologia” di Massimo Banzi, Co founder di Arduino. “Cosa è Arduino? ‘’ chiede Banzi. “Sono famiglie di piccoli computer che sono stati inventanti per rendere intelligenti molti oggetti” continua il suo inventore. “È l’esempio di come democratizzare la tecnologia, come illustra sul palco attraverso un sensore indossato per misurare la qualità dell’aria, che attraverso il suo utilizzo fa sì che si diventi dei segnalatori, portando i dati raccolti e ricevuti a conoscenza delle altre persone”.

Il digital adv oggi e domani

L’appuntamento con IAB Forum 2022 prosegue oggi con un focus sul mercato del digital advertising, il suo stato di salute e le sue prospettive future. A condividere i numeri saranno l’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, Kantar e ComScore per dare a tutti i professionisti del settore punti di riferimento affidabili e precisi per operare consapevolmente all’interno del mercato della pubblicità digitale.