Autore: Redazione
29/09/2022

Hoopygang entra nel Metaverso per dare impulso creativo all’influencer marketing

In un settore che presto potrebbe raggiungere un volume d’affari complessivo di 16,2 miliardi di dollari, l’Influencer Management Platform & Creative Company spiega i risvolti sempre più ricchi di un mercato in espansione. Parola al CEO Simone Pepino

Hoopygang entra nel Metaverso per dare impulso creativo all’influencer marketing

Simone Pepino, CEO di Hoopygang

Influencer marketing che passione e che giri d’affari. Una leva di comunicazione sempre più preponderante, sempre più presente che col tempo ha trovato le giuste forme di misurazione e, soprattutto, le strutture, le agenzie specializzate. Tra queste Hoopygang, Influencer Management Platform & Creative Company che ha fatto dell’asset tecnologico la sua punta di diamante collocandosi tra i primi player in Italia ad aver costruito uno stack proprietario dedicato al mondo influencer. Ci inoltriamo ancora più profondamente nel tema grazie al CEO Simone Pepino (protagonista anche nella nuova puntata di DailyOnAir - The Sound Of Adv, presente in questo numero).

Hoopygang è una realtà attiva nell’Influencer Marketing, un segmento che ha assunto negli anni un suo ruolo distintivo nel mercato digitale. Quale è lo stato attuale dell’IM?

«Globalmente il mercato dell'Influencer Marketing presenta un volume di affari complessivo destinato ad arrivare a 16,2 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno. In Italia è un settore altrettanto florido e in salute con un valore che, secondo una ricerca firmata UPA, nel Paese tocca circa i 272 milioni di euro annui, cifra che sale oltre il miliardo se si considerano anche i progetti di branded entertainment e la crescente filiera della creator economy (corsi, merchandising, revenue dei canali, ecc.). In termini esecutivi nel solo 2021 i post #ad in Instagram, ossia quelli nati in collaborazione tra influencer e brand, sono stati oltre 290 Mila, con una media mensile di circa 24mila pubblicazioni. Andando con lo sguardo al prossimo futuro, nei canali Meta - Instagram e Facebook - a TikTok e YouTube, a fare da traino vi sarà certamente il social commerce che raggiungerà, alla fine di quest’anno, i 958 miliardi di dollari e che rappresenterà entro il 2025 il 17% della spesa dell’e-commerce totale. TikTok resta nelle prospettive il canale che conoscerà il più forte e celere sviluppo in forza di innovazioni tecnologiche dedicate proprio ai Creator e di tassi di coinvolgimento degli utenti che già quest’anno si attestano su numeriche in sorpasso su Instagram. Quest’ultimo è però nelle preferenze di investimento da parte delle aziende italiane».

Piattaforme note esistenti ma anche ambienti che stanno emergendo in modo preponderante. Avete annunciato sui vostri canali social la collaborazione con Over the Reality per lo sviluppo di progetti nel Metaverso. Potete dirci di più?

«Il Metaverso si prospetta per noi di Hoopygang come un’espansione virtuale del nostro mondo reale. È una vita parallela che, in un approccio dialogico tra le due dimensioni, si propone di apportare un valore aggiuntivo tangibile sia per i creator che vi operano, sia per i brand che vi investiranno nel prossimo futuro. Nella nostra visione, il Metaverso si profila come uno spazio virtuale aggiuntivo che consentirà ai creator di dare sfogo alla loro creatività e a dinamiche di storytelling nuove, che potranno vivere a sè o in maniera integrata con i canali ‘tradizionali’ già in uso. Così come in settori come la musica o il fashion, il Metaverso si prefigura per la nostra realtà come un’opportunità di generare un nuovo modello di interazione e di visibilità sia lato talent sia a servizio dei brand per le loro campagne di influencer marketing. Non solo, è in questo ambiente che realizzeremo i nostri nuovi spazi di business, sale meeting altamente digitalizzate, location per l’organizzazione di eventi di varia entità e dimensione. Un universo che in modo parallelo si affianca, supporta o integra quello reale attuale».

Universo digitale e realtà che si contaminano vicendevolmente quindi con al centro sempre però la relazione umana. Come avviene la vostra selezione e gestione dei talent e che tipologia di creator cercano i vostri clienti oggi?

«Relazione umana certamente e sempre mediata dai contenuti. Secondo il rapporto NeoReach quello della content economy è un mercato complessivo aggregato che nel mondo vale già oltre 104 miliardi di dollari e che presenta anche per l’Italia numeri significativi per un valore che si aggira intorno a 1,5 miliardi di euro, con una crescita del +20% anno su anno, e conta oltre 350mila creator, includendo i professionisti dell’influencer marketing. È facile intuire il perché i talent siano al centro della nostra attività di selezione e gestione, che conduciamo internamente tramite il nostro hub, "HoopyTalent", dedicato al management e allo scouting degli influencer. È grazie ai talent, infatti, che possiamo soddisfare le esigenze di comunicazione e promozione dei brand clienti che investono in misura crescente i loro budget adv nell’influencer marketing. Nei creator le aziende cercano oggi professionisti capaci di parlare ai pubblici target in maniera attendibile e trasparente. Non è più quindi l’aspetto estetico a fare da discrimine, bensì i valori condivisi tra brand e l’influencer in primis e, tramite questo, con il pubblico di suoi follower: oggi contano di più aspetti quali la pertinenza e la veridicità dei messaggi e un "credo" valoriale condiviso triangolare. Certamente l’obiettivo della collaborazione tiene conto di dati e KPI di campagna scientificamente misurabili, che in Hoopygang misuriamo grazie alle varie funzionalità della nostra piattaforma tecnologia "Relations". I dati in sé sono solo una parte del progetto di comunicazione social da cui le aziende si attendono oggi anche evidenze di natura qualitativa, realizzabile solo quando la campagna incontra il reale interesse dei follower o quando i messaggi di marca soddisfano davvero le attese degli utenti finali».

Certo, la misurabilità resta un requisito imprescindibile per i brand. Ci può accennare a quali siano gli strumenti che usate per monitorare il successo di una campagna o anche solo le performance dei creator?

«La nostra piattaforma proprietaria "Relations", lanciata nel 2021, è una tecnologia ideata e sviluppata appositamente per favorire il lavoro dei creator, fornendo loro sia un ambiente di gestione sia di analisi e controllo delle attività svolte per i brand inserzionisti. Dallo scorso mese di giugno la piattaforma si è arricchita di importanti features che vanno incontro a una richiesta di misurazione sempre più accurata e puntuale dell’audience, a un approccio alle campagne capace di accogliere in real-time le evoluzioni degli strumenti e degli algoritmi introdotte dai Big Tech social e, più in generale, di offrire una brand&customer-experience migliorata lato professionisti, aziende e loro agenzie, destinatari finali. Tra le nuove funzionalità annoveriamo proprio quella che va a rispondere in maniera efficace alla richiesta diffusa di maggiore misurabilità delle campagne. Si tratta della Overlap audience influencer, che rappresenta l’anello mancante per riconoscere l’autorevolezza dell’influencer marketing nel digital media mix aziendale, e consente oggi di poter lavorare su una reach e su una frequenza specifica al pari degli altri mezzi adv. È studiata per aiutare infatti a perfezionare la scelta degli influencer per le campagne, in modo da scegliere in maniera ottimale i talent per massimizzare la reach o la frequency o entrambe in maniera ponderata e consapevole, giungendo eventualmente a misurare il Gross Rating Point (GRP) delle campagne. Data una lista di influencers, è possibile creare un report che mostra la sovrapposizione dei follower di due o più creators, attraverso algoritmi statistici proprietari realizzati dal team Hoopygang e dati di prima parte dei relativi social. A questa si aggiungono le nuove funzionalità Advocacy di qualità grazie all’analisi dei follower, dedicata all’analisi dei follower dei clienti e dei competitor che tiene traccia delle mention e fa statistiche sugli hashtag utilizzati con maggior frequenza. La piattaforma dispone poi di algoritmi proprietari di sentiment analysis che analizzano i commenti di un post e le menzioni di un cliente, categorizzandoli in positivi, neutri o negativi. Queste evidenze contribuiscono a migliorare le performance di una campagna e a identificare gli Advocates più adatti a rappresentare un brand in maniera "Brand-Safe". Tramite l’applicazione del Machine learning all’Influencer Marketing mettiamo a disposizione anche un nuovo sistema di categorizzazione delle immagini degli influencer, in grado di prendere e contestualizzare tutti gli elementi presenti nell’immagine, permettendo di identificare gli argomenti trattati da influencer per ricercare il giusto creator, potendo impostare un filtro di ricerca specifico nel nostro search engine. La tecnologia che abbiamo sviluppato in Hoopygang, grazie al suo sistema HoS, è infine una delle poche a riuscire a tracciare e promuovere attraverso l’influencer marketing metriche di performance quali la CPA e CPL, portando a risultati misurabili attraverso un mezzo pubblicitario tipicamente a brand awareness».