Autore: Redazione
25/07/2019

Halture vince la gara del Ministero della Salute per la nuova campagna di contrasto al consumo/abuso di alcol da parte dei giovani

Oltre all’agenzia romana, che ha ottenuto l’incarico con un’offerta di 63.000 euro, hanno partecipato al bando Acc & Partners, Integer, Roncaglia Above Communication e Tbwa\Italia

Halture vince la gara del Ministero della Salute per la nuova campagna di contrasto al consumo/abuso di alcol da parte dei giovani

Halture, agenzia romana di cui è G.M. Stefano Di Persio, si è aggiudicata, con un’offerta di 63.540 euro, il bando emesso dal Ministero della Salute tramite la Direzione Generale della Comunicazione e dei Rapporti Europei e Internazionali, per la  realizzazione di una campagna di comunicazione integrata finalizzata a contrastare il consumo/abuso di alcol con l’obiettivo di attivare processi di consapevolezza e di empowerment capaci di contrastarne il consumo e l’abuso da parte dei giovani, utilizzando strumenti, testimonial e mezzi particolarmente apprezzati dal target. Le altre società che hanno partecipato sono state Acc & Partners, Integer, Roncaglia Above Communication e Tbwa\Italia.  

La situazione

Otto milioni e 600mila consumatori a rischio, 68mila persone alcoldipendenti prese in carico dai servizi alcologici, 4.575 incidenti stradali rilevati soltanto da Polizia e Carabinieri. Questi alcuni dati contenuti nella Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati nel 2018 in materia di alcol e problemi correlati, trasmessa dal Ministro della Salute Giulia Grillo alle Camere il 29 aprile 2019. La prevalenza dei consumatori a rischio, elaborata dall’Istituto Superiore di Sanità, è stata nel 2017 del 23,6% per uomini e dell’8,8% per donne di età superiore a 11 anni, per un totale di oltre 8,6 milioni di persone, 6,1 maschi e 2,5 femmine, che nel 2017 non si sono attenute alle indicazioni di salute pubblica. L’analisi per classi di età mostra che le fasce di popolazione più a rischio per entrambi i generi sono appunto quelle dei 16-17enni, che non dovrebbero consumare bevande alcoliche, e dei “giovani anziani” (65-75 anni).

Verosimilmente a causa di una carente conoscenza o consapevolezza dei rischi che l’alcol causa alla salute, circa 700mila minorenni e 2,7 milioni di ultra sessantacinquenni sono consumatori a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate, persone, quindi, non precocemente identificate e che andrebbero sensibilizzate sul loro consumo non conforme alle raccomandazioni di sanità pubblica. La prevalenza di consumatori a rischio di sesso maschile è superiore a quelle delle donne per tutte le classi di età, ad eccezione di quella dei minorenni, dove invece le differenze non raggiungono la significatività statistica.