Google, un altro passo verso la Cina: accordo sui brevetti con Tencent
L’obiettivo di sodalizi di questo tipo è quello di evitare lunghi contenziosi in tribunale e aprire a collaborazioni future
È senza dubbio la Cina l’oggetto dei desideri dei colossi della Silicon Valley, interessati a penetrare un mercato difficile, ma molto competitivo. Tra i più attivi in questo senso c’è Google che, dopo aver investito nella startup di mobile game streaming Chushou, ha stretto un accordo di licenza globale dei rispettivi brevetti tecnologici con Tencent, la società cinese a più alto valore di mercato proprietaria tra l’altro dell’app di messaggistica WeChat. La società parte della holding Alphabet, a dire il vero, ha già all’attivo partnership di questo tipo con Samsung, LG Electronics e Cisco Systems, ma l’alleanza con Tencent è la prima con un gigante cinese. In questo modo Big G trova spazio in Cina, dove non è presente se non attraverso un laboratorio di ricerca d’intelligenza artificiale.
Collaborazioni future
L’obiettivo di sodalizi di questo tipo è quello di evitare lunghi contenziosi in tribunale. Google sostiene che l’intesa con l’azienda asiatica copre un ampio ventaglio di prodotti e apre a collaborazioni future. “Lavorando insieme su accordi come questo, le società tecnologiche possono focalizzarsi sulla costruzione di migliori prodotti e servizi per i loro utenti”, ha dichiarato Mike Lee, head of patents di Google. Dunque, Mountain View compie un altro passo verso la Cina.