Gerundio si aggiudica la gara Todis e ne rivoluziona la strategia digitale
La consultazione, che ha visto impegnate 10 agenzie, ha consegnato all’agenzia le chiavi del nuovo sito online e delle attività di web marketing all'insegna della personalizzazione. Il racconto del founder Ramon Sembianza
Ramon Sembianza
Un piccolo riassunto, visto che qualche puntata potrebbe essere andata persa durante le settimane dell’ormai epocale chiusura: Todis, storica insegna della GDO attiva nel centro sud, con circa 250 negozi, sul finire dello scorso anno assegna, dopo una consultazione che ha interessato 10 agenzie, l’incarico relativo al digital a Gerundio. L’idea di base è rivoluzionare un modo di fare, di pensare, di agire, per venire ancora di più incontro alle esigenze dell’utente medio che oggi come oggi appare cangiante, saltellante da un ambito all’altro, a cavallo di gusti e interessi eufemisticamente mutevoli. L’approdo definitivo al concetto di personalizzazione, di messaggio mirato, con un approccio data driven come si suol dire. L’insegna di proprietà della società Iges, società unipersonale, controllata dalla cooperativa PAC2000A Conad, si mette al lavoro con la nuova agenzia, mentre il nuovo anno è appena iniziato. Poi, ecco arrivare l’ormai noto stop globale, ma il lavoro non rallenta, continua sottotraccia, al chiuso degli appartamenti, accelera idee che comunque sia prima o poi, nel corso del 2020 sarebbero venute alla luce. Ed eccole qui. Il piano si concretizza, vengono ridefiniti tutti i touch point utili a dialogare con gli utenti online: sito, social, direct marketing, advertising.
Immagine e praticità
Ramon Sembianza è il founder dell’agenzia che si è aggiudicata la gara, Gerundio. In onore del nome, viene naturale chiedere…
Cosa state facendo per Todis?
«In questi mesi siamo intervenuti sul look & feel del sito, www.todis.it, con l’obiettivo di andare ancora più incontro all’utente, al consumatore. È stata quindi rinnovata la componente grafica, come pure quella tematica, arricchita di rubriche, di blog, accentuata da un forte impatto visivo. Dal portale siamo poi passati ai social, che erano già presenti, presidiati, ma serviva a quel punto una strada comune tra le due anime digitali».
L’obiettivo è catturare l’attenzione del nuovo cliente: chi è lui?
«È un cliente a più facce, un consumatore che si ciba su diversi canali. Per non perderne alcuna differenza, occorreva un approccio data driven, messaggi mirati, personalizzati, una profilazione probabilmente non ancora conosciutissima in ambito Gdo, anche nei grossi marchi».
Avete già primi risultati?
«Sì, anche se siamo online da poco più di una settimana. È già aumentata l’interazione, favorita anche dalla revisione user friendly, nata dalla consapevolezza che il cliente Todis ormai si muove soprattutto su mobile (per l’86%). È cresciuta la rilevanza del brand sui social, l’attivazione di iniziative drive to store e sono stati rinnovati i rapporti con la community di riferimento. Todis è un market di prossimità, una scelta strategica che abbiamo voluto replicare anche online. Non si tratta più di una vetrina, non ci son più solo scopi commerciali, autoreferenziali. L’ambito digital dell’insegna è stato trasformato in uno spazio per così dire amichevole, ricco di consigli, curiosità, ricette, indicazioni, concorsi».
Anche concorsi?
«Partirà fra qualche giorno “Todis - Buongiorno Pianeta”, un contest incentrato sulla mobilità green. Una delle tante novità legate a una visione più pop che in futuro verrà ulteriormente alimentata e accentuata». (Todis investe il 15% del budget marketing sul digital. A integrare la consulenza digitale di Todis anche la collaborazione con Digital Angels, l'agenzia che ha definito la strategia media ed il posizionamento SEO, con analisi dei trend di ricerca e di mercato, campagne di paid advertisinge data analytics, con un approccio integrato e multichannel).
Come ha reagito Gerundio al Covid?
«Sono stati tre mesi di stop, soprattutto per quel che concerne il ramo eventi, ambito per noi molto importante, ma ora stiamo avvertendo i primi segni della ripresa. Abbiamo ricevuto altri due nuovi incarichi: il primo riguarda Hill’s Pet Food, marchio della Colgate-Palmolive, per cui curiamo il contest Hill’s Pet Fit (https://www.hillspetfit.it/), il secondo Amazon, per il quale curiamo la content production di About Amazon. Il 2020 sarà un anno particolare. Magari non riusciremo a raggiungere gli obiettivi prefissati, ma potremmo alla fine pareggiare quelli dello scorso anno».