Autore: Redazione
30/09/2019

Per la gara per il planning da 4 milioni di Poste Italiane si accreditano OMD Roma, Havas Media, Zenith e l’rti di Heads e Digical Consulting

I paletti posti dal bando per l’incarico biennale potrebbero portare però alla non ammissione dell’associazione temporanea di impresa costituita dalle due sigle di Treviso e Cosenza, che si avvarrebbero nel caso a loro volta di altre imprese ausiliarie

Per la gara per il planning da 4 milioni di Poste Italiane si accreditano OMD Roma, Havas Media, Zenith e l’rti di Heads e Digical Consulting

Sono 4 gli operatori che si sono accreditati per essere ammessi alla gara indetta da Poste Italiane per l’istituzione di un accordo quadro per servizi di centro media. Oltre a OMD Roma, che gestisce attualmente l’incarico, hanno inoltrato domanda – secondo quanto ricostruito da DailyMedia – Havas Media, Zenith e l’rti composto da Heads e Digical Consulting. Le due sigle rispettivamente di Treviso e Cosenza hanno già collaborato su altri progetti e, nel caso venissero ammesse, si avvarranno di imprese ausiliarie e consulenti. In particolare, il bando richiede servizi di pianificazione, monitoraggio, sviluppo piani editoriali, supporto amministrativo all’acquisto e controllo degli spazi media, on e off line, per le campagne pubblicitarie del Gruppo, in Italia e all’estero.

Il valore totale stimato indicativo dell’appalto, IVA esclusa, è di 3.989.300 euro in 24 mesi, senza suddivisioni in lotti e previsioni di rinnovo, corrispondenti a fee di agenzia, success fee e costi tecnici (management, tracciamento, trafficking, ottimizzazione, adserver, costi DSP-DMP, dati di profilazione III parte e tutti i costi relativi al monitoraggio dei KPI qualitativi), comprensivo di ogni onere e/o spesa comunque connessi al servizio, al netto dell’acquisto degli spazi media e degli oneri fiscali. Tra le capacità economiche e finanziarie indispensabili per partecipare, c’è quella di aver realizzato un fatturato specifico per attività analoghe a quelle oggetto di gara, relativo agli ultimi 2 esercizi, che non dovrà essere inferiore complessivamente a 4.000.000 di euro, pari a 2.000.000 medi annui. Tra quelle tecniche, viene richiesto di aver pianificato, nel biennio 2017-2018, campagne per un amministrato complessivamente non inferiore a 320.000.000 di euro, pari a 160.000.000 medi annui (ma il bando, forse per un refuso, almeno in prima stesura, indicava una cifra di 160.000 euro). L’anno scorso, Poste Italiane ha speso complessivamente oltre 16 milioni di euro in comunicazione.