FutureBrand Index 2023: sopravvivere al vuoto del purpose con nuovi obiettivi aziendali più rilevanti
I brand delle aziende orientate all’innovazione e che soddisfano i bisogni fondamentali delle persone godono della più alta stima dei consumatori
Il FutureBrand Index 2023 rivela lo schiudersi di una nuova era del purpose, lo scopo elevato che muove imprese e brand. È un’era in cui si profilano grandi opportunità per chi saprà essere lungimirante e sceglierà di dare priorità a forme concrete di innovazione, capaci di portare a prodotti e servizi con un impatto reale sulla vita quotidiana delle persone. Viviamo una condizione di profonda disruption, l’opinione pubblica si chiede sempre più di frequente chi stia davvero dalla sua parte e chi, invece, si limita alle chiacchiere. Siamo in una situazione di “vuoto di purpose”, una condizione in cui il pubblico, sempre più informato e curioso, abbandona brand e aziende incapaci di mettere in pratica ciò che predicano. Chi invece è in grado realizzare concretamente il proprio purpose, proponendo esperienze quotidiane e tangibili, gode di possibilità di crescita e sviluppo quasi illimitate. “In un mondo in cui la fiducia e la sicurezza scarseggiano, i brand devono porsi come esempi di responsabilità e proporre azioni basate su un purpose ben definito. Devono agire come ‘fari’, capaci di alleviare le preoccupazioni delle persone e proiettare la propria luce su un futuro migliore”, dichiara Jon Tipple, Global Chief Strategy Officer FutureBrand.
L’ascesa dell’AI
Dalla rivoluzionaria piattaforma ChatGPT di OpenAI agli strumenti creativi di Adobe Firefly, gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale - in particolare quella generativa - dominano la scena tecnologica nell’ultimo anno.
Il ritorno dei marchi consumer
Negli ultimi due anni, il FutureBrand Index ha seguito le aziende B2B nella loro scalata alla Top 100 e il relativo retrocedere dei brand consumer. Tuttavia, nell’incertezza economica e geopolitica che sta caratterizzando anche il 2023, i marchi consumer hanno invertito la rotta e sono balzati in cima alla classifica.
Coscienza corporate
Le aziende che hanno saputo convertire le proprie parole in esperienze di prodotto o servizio concrete e rilevanti, sono riuscite a dimostrare di possedere una coscienza e una governance responsabile. Questo le ha fatte emergere con forza nel campione preso in esame quest’anno. Le promesse di un futuro migliore ormai si sprecano; i brand devono agire in modo etico per evitare di cadere nel vuoto di attività prive di un vero scopo superiore. I dati indicano che per le aziende e i brand si aprono spazi enormi e l’opportunità di colmare il vuoto lasciato dai governi.
I settori
Il settore consumer è il vero vincitore di quest’anno, mentre le aziende di informatica hanno registrato un’altra super performance. È un testa a testa tra gli altri settori: healthcare, energia, servizi pubblici e comunicazione sono a pari merito al quarto posto; le società finanziarie, industriali e delle materie prime completano la classifica al settimo posto.