Autore: Redazione
22/03/2016

Fondazione Candido Cannavò e Figc per il calcio femminile

Fondazione Candido Cannavò e Figc per il calcio femminile

In occasione della giornata mondiale contro il razzismo istituita dalle Nazioni Unite, La Gazzetta dello Sport, insieme alla Fondazione Candido Cannavò e a Comunità Nuova Onlus, ha proposto ieri una mattinata allo stadio milanese di San Siro coinvolgendo istituzioni, scolaresche e personalità del mondo dello sport. Ha aperto la giornata il direttore della “rosea”, Andrea Monti: «Quest’anno - ha detto - il “Candido Day” cade in una data e in un periodo speciali: nella giornata mondiale contro il razzismo e vicino al compleanno de La Gazzetta dello Sport, che il 3 aprile compirà 120 anni. Di questi, quasi la metà sono stati segnati dall’opera preziosa e dalla testimonianza civile di Candido Cannavò». Sempre nel segno di quest’ultimo è stata presentata da Elio Trifari l’attività della Fondazione, di cui è direttore, per il 2016, a partire da un nuovo progetto a favore del calcio femminile in collaborazione con la Federcalcio: una campagna stampa, affissione e televisiva per combattere i pregiudizi ancora oggi diffusi, in Italia molto più che in altre parti del mondo. Ambassador saranno le due campionesse del Brescia Calcio e della Nazionale, Sara Gama e Roberta D’Adda, presenti all’evento insieme al direttore generale della Figc, Michele Uva. La creatività della campagna è stata affidata, al termine di una consultazione, alla coppia di freelance costituita da due talenti di lunga esperienza professionale come Piero Bagolini e Silvano Cattaneo, mentre non è ancora stato definito il periodo del suo on air. “Dammi quel pallone!”, “Falla uscire coi tacchetti”, “Maradonna”, “Il calcio mi fa bella” e “Il calcio femminile. Senza pregiudizi sarebbe ancora più bello” sono alcuni dei claim prescelti e che accompagnano, nei vari soggetti, immagini di bambine e giovani ragazze, accomunate dalla passione per il calcio. Inoltre, nel corso dell’anno, la Fondazione si occuperà ancora dei problemi delle carceri milanesi, in particolare Opera e San Vittore, continuando i corsi di avviamento e formazione sportiva con il supporto di Edison e avviando, grazie al supporto di Coni Lombardia, la certificazione dei primi istruttori sportivi all’interno delle carceri; ripeterà, poi, nel settore della disabilità l’esperienza dello scorso anno, con l’organizzazione di un nuovo seminario per bambini disabili propedeutico all’attività di minibasket in carrozzina, già sviluppato a Livigno in collaborazione con Federpallacanestro e Briantea84; e ancora, sosterrà e rafforzerà la collaborazione con Comunità Nuova per le attività di “Iotifopositivo” nelle scuole di sette province lombarde, oltre che a Catania e Cagliari, allargando l’esperienza grazie al contributo e al sostegno fornito da Uefa e alle sinergie realizzate con La Gazzetta dello Sport. Demetrio Albertini, Giancarlo Abete, Chiara Bisconti, Don Gino Rigoldi e Saul Molobi hanno parlato dell’importanza e dell’attenzione che le istituzioni sportive e cittadine devono avere nei confronti della lotta contro il razzismo negli stadi in un dibattito moderato da Alessandro Cannavò, giornalista RCS e figlio di Candido. La giornata mondiale contro il razzismo è rilanciata sui social dall’hashtag #tweetoffracism.