FCB rinuncia al suo account creativo globale Nivea; prosegue proficuamente il rapporto tra Beiersdorf e l’agenzia in Italia
Il brand annuncerà molto presto, una "revisione creativa della holding", sempre secondo quanto riportato da una nota interna, proveniente dal CEO globale di FCB, Carter Murray
FCB ha annunciato ai suoi dipendenti in una nota interna ottenuta da Ad Age che abbandonerà il suo account globale Nivea quando i contratti scadranno alla fine dell'anno. Nivea annuncerà, dunque, molto presto, una "revisione creativa della holding", sempre secondo quanto riportato dalla nota interna, proveniente dal CEO globale di FCB, Carter Murray. Murray nella nota ha dichiarato che FCB ha informato Nivea della sua decisione già nel mese di aprile. Il marchio per la cura del corpo con sede in Germania fa capo a Beiersdorf, e altri marchi del gruppo, tra cui Eucerin e Hansaplast, rimarranno sotto FCB.
Accuse di omofobia
Le agenzie che ora compongono la rete FCB (che si è fusa con Draft Worldwide nel 2006 e rinominata FCB nel 2014) hanno lavorato con Nivea per più di 100 anni, ma pare che le tensioni tra le agenzie e il cliente, siano in aumento dal 2017. Secondo alcune indiscrezioni, Il brand avrebbe di recente rifiutato una creatività proposta dall’agenzia, dove comparivano due uomini in atteggiamento affettuoso. "Non facciamo pubblicità gay da Nivea" avrebbe risposto il marchio. L'accusa riguardante l'osservazione gay arriva proprio durante il Pride Month, un periodo in cui più marchi che mai stanno promuovendo e donando a LGBTQ+ cause ed eventi in celebrazione.
Secondo l'e-mail di Murray, Nivea rappresenta l'1% del fatturato globale dell'agenzia. "Siamo fiduciosi che saremo in grado di recuperare nel 2020", ha aggiunto. Nel nostro mercato, per altro, il consolidato rapporto tra Beiersdorf e FCB Milan prosegue in modo solido e proficuo.