Facebook ha scelto Alexandra Hardiman per combattere le fake news
L’azienda ha selezionato un candidato interno. E Hardiman si occuperà anche di creare nuove soluzioni insieme agli editori
Facebook compie un passo in avanti nella lotta alle fake news. Il social network ha annunciato di aver promosso Alexandra Hardiman nel nuovo ruolo di head of news products. Hardiman, entrata in Facebook la scorsa estate, in precedenza ha lavorato per il New York Times. A partire da oggi si occuperà di creare nuove soluzioni insieme agli editori e di provare a fermare la proliferazione delle ‘bufale’ sulla piattaforma. Hardimann sarà dunque responsabile dello sviluppo di soluzioni di storytelling, come per esempio gli Instant Articles. Nelle ultime settimane diversi editori, tra cui proprio il New York Times, hanno detto di aver interrotto l’utilizzo di questo strumento perché poco remunerativo e non funzionale alla sottoscrizione di nuovi abbonamenti. Hardiman opererà da giugno direttamente dagli uffici di New York, a diretto riporto di Fidji Simo, vp o news & video. Il ruolo assunto da Hardiman si differenzia sensibilmente da quello di Campbell Brown, entrata in Facebook allo scopo di consolidare le partnership con gli editori.
La lotta alle fake news
Per quanto riguarda il tema delle fake news, il dibattito è emerso prepotentemente dopo le elezioni presidenziali americane dello scorso novembre. Da allora Facebook ha intrapreso diverse mosse per combattere il problema, aprendo collaborazioni con enti di verifica terzi, lanciando progetti dedicati e favorendo le possibilità di segnalazione di contenuti non veritieri da parte degli utenti. Tuttavia nel rapporto ‘Information Operations and Facebook’ pubblicato settimana scorsa, Facebook ha messo in luce come alcuni account siano stati creati deliberatamente per favorire la diffusione sulla piattaforma di contenuti propagandistici e falsi al fine di influenzare l’opinione pubblica riguardo a determinate tematiche o personaggi politici. La società californiana ha fatto appello a tutta la società civile affinché queste pratiche vengano contrastate. Finora i tool di segnalazione delle bufale sono disponibili in Usa, Francia e Germania. In particolare è stata data la precedenza a questi due Paesi per via di due importanti eventi politici: domenica prossima in Francia si tiene il ballottaggio per la scelta del nuovo presidente, mentre le elezioni federali tedesche sono in programma a settembre. Il country director Luca Colombo ha detto che in Italia si dovrà aspettare ancora: quando testa inedite soluzioni, ha spiegato in più occasioni, l’azienda compie degli esperimenti in determinate aree prima di procedere a un roll out globale.