Facebook, nuovi errori di misurazione per la terza volta da settembre
L’azienda annuncia di aver mal calcolato altri parametri, seppur meno rilevanti dei precedenti, e interviene sulla stima della reach potenziale delle campagne Facebook inciampa ancora una volta sui temi matematico-statistici. Per la terza volta dallo scorso settembre, infatti, la società ha dichiarato di aver individuato degli errori relativi alle metriche di reportistica e di stima della reach. L’annuncio di venerdì scorso s’inserisce nel piano strategico di Facebook volto a migliorare il proprio impianto di misurazione. L’obiettivo di questi aggiornamenti, fatti in modo costante, è quello di voler essere trasparenti con le aziende e le agenzie che usano la piattaforma di Facebook per promuovere i propri prodotti e brand, spiegano dalla società. Questa volta i calcoli hanno un impatto minore rispetto al passato, tuttavia pongono ancora una volta il problema della trasparenza del social network.
Facebook inciampa ancora una volta sui temi matematico-statistici. Per la terza volta dallo scorso settembre, infatti, la società ha dichiarato di aver individuato degli errori relativi alle metriche di reportistica e di stima della reach. L’annuncio di venerdì scorso s’inserisce nel piano strategico di Facebook volto a migliorare il proprio impianto di misurazione. L’obiettivo di questi aggiornamenti, fatti in modo costante, è quello di voler essere trasparenti con le aziende e le agenzie che usano la piattaforma di Facebook per promuovere i propri prodotti e brand, spiegano dalla società. Questa volta i calcoli hanno un impatto minore rispetto al passato, tuttavia pongono ancora una volta il problema della trasparenza del social network.
La storia
Tutto è cominciato lo scorso settembre, quando l’azienda di Menlo Park ha riconosciuto di aver sovrastimato la durata media di visualizzazione dei video, restituendo un valore non veritiero all’interno dei sistemi di reportistica. A metà novembre il gigante californiano ha poi annunciato di aver assunto i primi impegni per essere più trasparente, quali la creazione di un vero e proprio Consiglio per confrontarsi sul tema delle misurazioni con i principali attori del panorama digitale. Ma il social ha contestualmente ammesso di aver scovato nuove falle all’interno dei propri report, con errori di calcolo riguardanti l’organic reach su Page Insights, il tempo speso sugli Instant Articles, i referrals e il tasso di completamento dei video.
Il mercato chiede regole condivise
Sul tema è intervenuto anche UPA. Con una nota, l’organismo ha evidenziato la volontà di realizzare un libro bianco, in concerto con le altre associazioni di settore, con l’obiettivo “di individuare linee guida comuni a tutti per una trasparenza condivisa. Al primo posto del progetto si situa la necessità di utilizzare metriche di misurazione condivise e certificate da istituti terzi: non può essere il mezzo che, pur grande e potente, fornisce da solo i propri risultati”. In Italia, il Country Director Luca Colombo è intervenuto sull’argomento sulle pagine di DailyNet, ribadendo l’impegno dell’azienda verso una maggiore apertura al mercato che dovrebbe sfociare nella selezione di nuovi partner oltre agli attuali comScore, Integral Ad Science, Moat e Nielsen, che già collaborano su questo fronte con il social per quanto riguarda la misurazione della viewability.
Le tre metriche
Infine, settimana scorsa, con un blogpost Facebook ha svelato di essere pronto a effettuare tre nuovi aggiornamenti. È stata identificata una discrepanza tra il conteggio dei Like e gli Share mostrati tramite API Graph e quelli ottenuti tramite l’inserimento della URL nella barra di ricerca nell’app mobile di Facebook . Un altro ambito toccato è stato quello dei video live. Ogni video live può ottenere più reazioni dalla stessa persona dal momento che è possibile reagire al filmato in ogni momento della diretta. Tuttavia nella colonna “Reaction on Post” viene segnalata una solo reazione ad utente mentre, erroneamente, tutte le altre reazioni sono state allocate nella sezione delle “Reaction from shares post”. Non c’è stato un errore nei conteggi totali delle reazioni ma solo uno sbaglio nella ripartizione delle stesse. E Facebook ha apportato anche delle modifiche al tool di creazione degli annunci in materia di previsione della reach. Lo strumento predittivo fornisce una stima circa gli utenti potenziali che una campagna può raggiungere sia nell’arco dell’intera pianificazione sia in un solo giorno. L’obiettivo di Facebook è quello di migliorare questa soluzione per fornire una stima più accurata del target potenziale che la campagna può raggiungere e inoltre consente di ottenere una misurazione più attenta del pubblico che si può raggiungere utilizzando più piattaforme (Facebook, Instagram e Audience Network). Nella maggior parte dei casi, gli inserzionisti vedranno una variazione minore del 10% (aumento o diminuzione) nella misurazione del target identificato.