Autore: Redazione
26/07/2017

Facebook, no al blocco dei contenuti preventivo, penalizza la richiesta di immediatezza

Lo ha detto Julie de Baillencourt, capo della Safety Policy dell’azienda per il mercato Emea, in Senato

Facebook, no al blocco dei contenuti preventivo, penalizza la richiesta di immediatezza

Il blocco automatico e preventivo dei contenuti pubblicabili su Facebook non è al momento possibile e probabilmente non succederà mai, perché andrebbe a scapito della richiesta di immediatezza degli utenti della piattaforma. Lo ha detto Julie de Baillencourt, capo della Safety Policy di Facebook per il mercato Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). Sistemi automatizzati? Ancora presto Per quanto riguarda “la richiesta di sistemi automatizzati per impedire l’upload di contenuti” ritenuti offensivi o dannosi, ha spiegato, “è ancora presto per strumenti simili, sono ancora allo stato embrionale”. Tuttavia “se mai dovessimo sviluppare strumenti più raffinati questi avrebbero ripercussioni sull’immediatezza dei messaggi postati”. Revisori e profili falsi Non sono pochi gli strumenti che Facebook mette a disposizione degli utenti per la segnalazione di contenuti offensivi, senza trascurare l’importanza del team “umano” di 7.500 revisori. Ci sono anche madrelingua italiani, ha sottolineato, ma l’azienda non divulga informazioni sulla composizione del team “nazionale”. Una delle sfide più “serie”, ha detto de Baillencourt, è quella dei profili falsi spesso usati da molestatori e stalker sul social. Iscrizione con documento di riconoscimento L’ipotesi di legare l’iscrizione a Facebook all’utilizzo di un documento univoco di riconoscimento, ha aggiunto Laura Bononcini, responsabile relazioni istituzionali di Facebook Italia, è stata “dibattuta anche col Garante della privacy” ma “con procedure simili Facebook avrebbe accesso a informazioni che il garante non necessariamente vorrebbe”.