“Io faccio film”: le associazioni dell’industria audiovisiva a tutela del patrimonio creativo italiano. Con il supporto creativo di QMI
Anica, Fapav, Mpa e Univideo presentano oggi alla Mostra del Cinema la campagna, ideata con il contributo dell’agenzia di entertainment marketing, che sostiene e valorizza le professionalità del settore. I filmati, dopo che sul web, dovrebbero essere proposti anche nei cinema

Viene presentata oggi alla 73ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la campagna “Io faccio film”, promossa dalle associazioni dell’industria audiovisiva a tutela del patrimonio creativo italiano. Per la prima volta in Italia, Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), Fapav (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), Mpa (Motion Picture Association Emea) e Univideo (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online) hanno dato vita a un progetto per sostenere e valorizzare le professionalità del cinema tricolore e gli appassionati della settima arte. Con oltre 170.000 professionisti impiegati, infatti, l’industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce un’importante risorsa culturale, economica e occupazionale per il nostro Paese. La campagna si propone di chiamare in campo non solo l’industria cinematografica, le istituzioni e gli addetti ai lavori ma anche il grande pubblico, perché chi ama il cinema e lo guarda in modo legale “fa” film, proteggendo e rendendo possibile la sua esistenza e soprattutto contribuendo alla realizzazione di nuove opere. Il progetto è nato con l’obiettivo di tutelare con amore e orgoglio quel sogno che si costruisce dietro la macchina da presa, e rendere consapevoli e partecipi del lavoro di squadra quotidiano necessario alla realizzazione di un contenuto audiovisivo. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali MiBACT, la Direzione Generale Cinema MiBACT e Cinecittà Studios. I professionisti stessi del cinema, ma non attori coinvolti come testimonial, sono i protagonisti dei video, seguiti per la creatività da QMI - l’agenzia italiana di entertainment marketing and communication di cui è presidente Giovanni Cova -, prodotti internamente e curati per la regia da Marco Spagnoli, il giornalista e critico cinematografico che modera anche, questo pomeriggio, il dibattito sul tema. Oltre che sul web, i filmati potrebbero essere poi proposti come spot nelle sale cinematografiche stesse. E’ inoltre atteso un arricchimento di contributi e di contenuti nei prossimi mesi.