Evolution Adv, quando la rete è veloce, snella, performante
La struttura specializzata in Programmatic adv perora la causa della tecnologia Amp, ne offre una sua versione con la quale ha conquistato utenti, editori e concessionarie; ora è la volta di centri media e clienti. Le parole del co-fondatore Francesco Apicella
Francesco Apicella
C’è ancora chi crede che il programmatic sia un mistero tecnologico legato all’ambito digital. C’è anche chi non sa di cosa si tratti. E c’è chi pesa i pugni sul tavolo, richiamando ipotesi di sfortuna e antichi malocchi di fronte a pagine web che non vogliono saperne di aprirsi, oppure perde le staffe dinanzi a video pubblicitari che si aprono mentre si leggono i voti dell’appena trascorsa giornata di campionato. Non paia di leggere e immaginare eventi casuali e distanti tra loro, è tutto concatenato. Di fronte a simili dubbi, per non scivolare nella pazzia, basterebbe farsi un giro ristoratore allo IAB Forum. L’abbiamo fatto anche noi, ed è li che abbiamo incontrato Francesco Apicella, co-fondatore di Evolution Adv, struttura che dal 2016 si propone come partner di monetizzazione italiano specializzato in Programmatic adv
IAB è oggi un luogo dove ritrovare serenità e certezze?
«È un modo per condividere, un luogo in cui l’ambito digital si ritrova, come una piccola grande città che si dà appuntamento e si incontra».
E voi, cosa raccontate a chi vi incontra di Evolution Adv?
«Spieghiamo le nostre origini, la nostra esperienza come editori, ma anche il legame con ambiti Performance e Seo. A un certo punto abbiamo cominciato a chiederci: come impatterà il programmatic sull’adv tradizionale? Partiamo dal presupposto che l’ambiente prediletto dall’utente sia quello privo di adv invasivo, c’è poi la questione della velocità di caricamento di un sito, cosa che fa la differenza, definitiva, fondamentale».
Ed è qui che interviene Evolution Adv, o sbaglio?
«Esattamente. È il punto in cui arriva la Community Amp, che crea una piattaforma snella, che elimina ogni forma di peso e ti regala la possibilità di disinteressarti dei problemi del server. Ed è così che siamo cresciuti, come dimostrano i nostri fatturati: 850.000 euro nel 2017, 3,5 milioni nel 2018 e la chiusura del 2019 che dovrebbe attestarsi tra i 7 e gli 8 milioni».
In sintesi, cosa offrite agli editori?
«Prima di tutto, la tecnologia Amp; poi, la massima resa possibile in ambiente Amp, più l’OptiLoad, ossia la tecnologia di erogazione studiata per ottimizzare Viewability e KPI, più header bidding. Siamo partiti dall’utente, per poi arrivare all’editore e poi alla concessionaria».
Il prossimo passo?
«Centri media e clienti».