UPA 2017, l’intervento di Sami Kahale: segnali di ripresa per consumi e pubblicità
Domina la tecnologia, ma vince la creatività. Questo l’elemento principale desunto dalla relazione tenuta dall’amministratore delegato di Procter & Gamble Sud Europa, ospite ieri all’evento milanese dell’associazione italiana che raccoglie i big spender pubblicitari

di Anna Maria Ciardullo
Sami Kahale, presidente e amministratore delegato di Procter & Gamble Sud Europa, ha presenziato all’evento annuale organizzato da UPA, l’appuntamento che, come di consueto, indaga i temi caldi del momento per l’industry pubblicitaria e che si è tenuto presso il Teatro Strehler di Milano, ieri pomeriggio. L’associazione, dunque, ha portato sul palco dell’evento il punto di vista del maggiore investitore pubblicitario a livello globale, e costantemente tra i top spender nel nostro Paese. Nel quadro di ripresa dei consumi e della pubblicità emerso durante il meeting è chiaro il posizionamento di P&G: «Noi crediamo moltissimo nella comunicazione pubblicitaria come mezzo per aprire e mantenere un dialogo tra le nostre marche e il pubblico dei consumatori» ha spiegato. «Dobbiamo ripensare il mondo della comunicazione alla luce della discontinuità causata dall’avvento delle nuove tecnologie. Abbiamo bisogno delle persone giuste e di continua innovazione, di alzare la qualità favorendo la crescita della domanda interna.
Nuova campagna con Publicis
Il digitale ha moltiplicato le piattaforme di comunicazione e le possibilità per raggiungere in maniera efficace ed efficiente i consumatori: per continuare a vincere nell’era della discontinuità sarà ancora più centrale la forza dell’idea creativa. La sfida per i marketer sarà quella di alzare ulteriormente l’asticella nella qualità della nostra». Nessuna novità sui numeri di Procter&Gamble che però annuncia una nuova campagna curata dall’agenzia internazionale Publicis e on air da metà luglio, per il mercato degli integratori dove la company è di recente entrata con il brand Swisse, già un trend nel campo del farmaceutico. Per lo stesso prodotto sono già stati ingaggiati testimonial del calibro di Nicole Kidman, Giusy Buscemi e Claudio Marchisio e Kahale promette che il prossimo nome non deluderà. «Seguiamo il nostro consumatore sui media che più utilizza e dove è più ricettivo rispetto ai nostri messaggi. Pertanto, l’investimento pubblicitario è determinato dalla capacità del media di parlare al nostro pubblico di riferimento e di trasmettere efficacemente i messaggi dei nostri brand. Le piattaforme digitali, acquisendo sempre più rilevanza per il nostro pubblico (e non solo il nostro), sono punti di riferimento sempre più importanti per i nostri investimenti», ha concluso.