Autore: Redazione
20/06/2018

Sul palco di Cannes Lions, il Ceo di YouTube, Susan Wojcicki

«L’online video sta esplodendo, ma è necessario tenere alto l’interesse delle audience», ha esordito il manager, introducendo un concetto fondamentale per la piattaforma video di Google

Sul palco di Cannes Lions, il Ceo di YouTube, Susan Wojcicki

dai nostri inviati a CANNES, Anna Maria Ciardullo e Francesco Lattanzio

In una speciale sessione tenutasi ieri al Festival della Creatività Cannes Lions, Susan Wojcicki, Chief executive Officer di YouTube, è stata protagonista di “What Matters Next”, un incontro dove ha discusso temi quali il brand building, l’engagement dell’audience e la responsabilizzazione o “accountability” che prende sempre nuova forma in un’era di continua digital trasformation.

Openess

«L’online video sta esplodendo ma è necessario tenere alto l’interesse delle audience», ha esordito il ceo, introducendo un concetto fondamentale per la piattaforma video di Google, quello della cosiddetta 'openess’, ossia l’importanza, per YouTube, di rimanere una piattaforma aperta, accessibile a tutti coloro che abbiano una connessione internet e uno smartphone (dove, ormai, si gioca la vera partita) e continuare a offrire  gratuitamente ogni sorta di contenuti di qualità per le community.

Accountability

Tutto ciò accade proprio perché YouTube è un piattaforma aperta, nonostante Wojcicki abbia sottolineato anche un altro tema di fondamentale importanza, quello della responsabilità, che deriva proprio dalla scelta di offrire un servizio open. Responsabilità con la quale YouTube si è scontrato non poco negli ultimi anni, nonostante l’aggiornamento delle policy e un controllo sempre più massiccio, sia umano sia artificiale, sui contenuti caricati sulla piattaforma. «Tuttavia - ha continuato il ceo -, questa responsabilità verso i viewer e i creator non implica solo delle sfide, ma anche delle opportunità, di creare un nuovo livello di engagement, costruire la prossima generazione di media ed esplorare le nuove frontiere dell’advertising. Noi vogliamo stare dalla parte giusta della strada». Insieme a lei, sul palco, anche Lubomira Rochet, chief digital officer di L’Oreal, la quale ha descritto la nuova strategia digital first che, ormai, il brand beuaty porta avanti con successo, anche grazie al contributo di YouTube e della sua apertura, fonte di innumerevoli opportunità per i brand.

Trend

Parlando di trend, poi, ha fatto cenno alla trasformazione della video consumption e della distribuzione, sempre più mobile first, che comporta una ridefinizione del brand building e del modo di comunicare tramite il video. Un altro trend, che è anche un obiettivo della piattaforma, è quello di alimentare l’interazione tra digital video e tv, la coppia su cui tutta la industry sta scommettendo. Le misurazioni sono un altro elemento cruciale, in particolare nell’ambito dell’advertising, e «per quante se ne possano offrire, soprattutto rispetto al mobile usage, sono sempre meno di quante ne richiedono», ha chiosato  Wojcicki.

Spazio alle novità

Spazio anche alle novità, dove è stato protagonista “YouTube Music”, il servizio appena lanciato sulla piattaforma in 17 Paesi che permette di ascoltare la musica gratis con la pubblicità o a 9,99 dollari al mese in versione ad free (per l’arrivo in Italia bisogna ancora attendere). Sul tema è intervenuto Lyor Cohen, Global Head of Music di YouTube, che ha condiviso la sua visione sulla piattaforma auspicando una nuova “età dell’oro” della musica. «Dopo tanta tensione sento che abbiamo una nuova storia d’amore con l’industria musicale - ha spiegato Cohen - e  penso che il motivo, prima di tutto, sia che YouTube è enorme, con i suoi 1,9 miliardi di utenti. È il luogo più grande dove gli artisti vengono scoperti, dove si consuma più musica; inoltre, le etichette sono entusiaste del nostro nuovo YouTube Music».