Autore: Redazione
09/11/2016

Ettore Bassi è il testimonial di Azione contro la Fame in Madagascar

La campagna su stampa, radio e televisione è a cura dell’agenzia Comunicazioni Sociali

Ettore Bassi è il testimonial di Azione contro la Fame in Madagascar

Fino al 20 novembre con il numero solidale 45521 l’organizzazione Azione contro la Fame raccoglierà fondi per combattere la malnutrizione in uno dei Paesi più poveri del mondo: il Madagascar. Quest’ultimo non è solo un paradiso terrestre, ma soprattutto uno dei Paesi più poveri del mondo, al 154esimo posto su 187 secondo lo Human development Index 2015. Qui il 90% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno e l’alto rischio di catastrofi naturali rende la situazione umanitaria ancora più allarmante. A pagare il prezzo più alto di questa povertà estrema sono i bambini. Per far fronte a questo dramma l’organizzazione umanitaria internazionale Azione contro la Fame ha diversi progetti che mirano a fornire supporto nutrizionale, medico e psicosociale ai bambini malnutriti di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni che vivono nei distretti più poveri di Antananarivo. Fino al 20 novembre è possibile sostenere questi progetti partecipando alla campagna di raccolta fondi con numero solidale 45521: si potranno donare 2 euro con un sms e 2 o 5 euro con una chiamata da rete fissa. Per questa campagna Azione contro la Fame può contare sul sostegno dell’attore e conduttore televisivo Ettore Bassi. La campagna, pianificata anche su stampa, è a cura di Comunicazioni Sociali e il regista dello spot è Armando Trivellini. “Trovo inaccettabile che nell’era del progresso, della tanto sponsorizzata globalizzazione e della cosiddetta società civile, ci siano ancora bambini che muoiono di fame - dichiara Ettore Bassi, testimonial di Azione contro la Fame -. Penso agli sprechi che commettiamo tutti i giorni e al fatto che potrebbe nascondersi da qualche parte una “volontà” di rendere il sistema così sbilanciato, per i forti interessi economici in ballo. E allora penso anche che sia un dovere agire, ciascuno come può, per porre fine a questa tragedia”.