ET Group e Fosbury Group danno vita a Hi5, polo indipendente di offerta integrata da 25 milioni di euro consolidati, con obiettivo di oltre il +20% quest’anno
I soci e founder dei due gruppi, Mizio Ratti, Valerio Franco, Riccardo Quartesan, Claudio Bottini e Luigi Errico assumono quote paritetiche del nuovo Gruppo che, presto, avrà una sede unica

Mizio Ratti, Valerio Franco, Claudio Bottini, Luigi Errico e Riccardo Quartesan
ET Group e Fosbury Group danno vita a un nuovo gruppo di comunicazione indipendente che unisce creatività, strategia, media, contenuti e dati. Organizzato in team snelli e flessibili, Hi5 – che prende nome dai 5 soci che l’hanno creato e dagli altrettanti citati tool di servizi offerti - realizza progetti di comunicazione efficaci con misurazione nativa. Un modello innovativo che supera la logica dei silos verticali, nato dall’incontro tra due realtà presenti sul mercato da trent’anni e vent’anni. Del primo, con quote equivalenti, sono soci e Managing Partner Mizio Ratti, Valerio Franco e Riccardo Quartesan; del secondo ne sono soci paritetici e anch’essi M.P. Claudio Bottini e Luigi Errico. Hi5 è l’unione di persone che si sono conosciute sul campo, hanno collaborato a progetti e scoperto affinità non solo professionali, ma soprattutto umane. Professionisti con esperienze diverse, uniti dalla stessa passione e dalla stessa visione. Prima colleghi, poi amici, infine soci. Non solo per obiettivi economici, ma per il piacere di costruire qualcosa in cui riconoscersi, riportando la comunicazione al ruolo consulenziale che le compete. In un contesto che presto sarà unico per tutte le realtà dei due Gruppi a Milano, con i 5 soci che avranno quote uguali.
Le due realtà
Da un lato, Fosbury Group (The Media Lab, Fosbury Advertising, TML, OneDigit, Smalto), eccellenza nel media planning indipendente e nel performance marketing che, nel 2024, ha visto crescere i propri ricavi del 12%. Dall’altro, ET Group, polo creativo e strategico (Enfants Terribles, Hallelujah, ContentO), che da sempre realizza e produce idee dirompenti e riconoscibili su ogni canale, dall’ADV al digital. Due realtà che si distinguono anche per la loro longevità, grazie alla capacità di fidelizzare i clienti: una client retention media di 8,2 anni. Insieme formano Hi5: oltre 50 professionisti, 25 milioni di euro di fatturato consolidato con obiettivo già quest’anno di superare questo risultato di oltre il +20% e una promessa chiara: moltiplicare l’impatto e l’efficacia di ogni campagna. La sfida è puntare al futuro valorizzando le esperienze di successo del passato. I cinque partner fondatori mettono infatti in campo 147 anni di esperienza complessiva e oltre 200 brand gestiti.
Indipendenza
“Il media planning indipendente è il vero moltiplicatore dell’efficacia creativa - afferma Errico -. Oggi i dati e la performance non sono più opzionali, ma il cuore di ogni strategia di comunicazione vincente, che deve comunque poggiare su una creatività distintiva”. Aggiunge Bottini. “In Hi5, creatività, strategia e media si alimentano reciprocamente. Una buona idea nasce già pronta per essere misurata. Una pianificazione media nasce già con dentro la creatività. Ciò che Hi5 pensa, produce e diffonde è progettato in modo integrato fin dall’inizio, per questo genera risultati concreti e misurabili. Perché essere indipendenti non significa essere piccoli. Significa non avere conflitti di interesse. Significa garantire massima trasparenza ed efficacia dei budget. Significa muoversi con maggiore agilità rispetto ai grandi network, offrendo allo stesso tempo maggiore affidabilità. L’indipendenza ci consente di essere più agili, trasparenti e di mettere sempre al primo posto i risultati dei nostri clienti. Le nostre capacità strategiche ci permettono di confezionare campagne su misura per ogni brand”.
La creatività
Dal lato creativo, Ratti sottolinea: “In un mondo che corre frenetico verso l’omologazione, produrre idee originali, uniche per ogni brand e ogni segmento, è la chiave per vincere”. Quartesan evidenzia l’importanza della produzione di contenuti: “Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, l’execution nei contenuti diventa sempre più fondamentale. Ma alla base devono esserci idee distintive ed efficaci”. Franco conclude: “Le idee dirompenti hanno bisogno di una pianificazione media altrettanto coraggiosa per esprimere tutto il loro potenziale”.