Dropbox sbarcherà in Borsa e mira a raccogliere 500 milioni di dollari
Svelati i numeri del sito per condividere file in cloud: ricavi oltre 1 miliardo e 11 milioni utenti paganti nel 2017

Dropbox, il sito per condividere file in cloud, sbarcherà sui listini azionari del Nasdaq. La società, infatti, ha depositato il prospetto per l’IPO, da cui si attende di raccogliere circa 500 milioni di dollari, una stima considerata prudente da molti osservatori. Contestualmente sono emersi anche i principali indicatori economico-finanziari dell’azienda: nel 2017 i ricavi sono stati pari a 1,11 miliardi, in rialzo del 31% sull’anno precedente. Il rosso è stato di 111,7 milioni in netta diminuzione dai 210,2 milioni del 2016. E gli utenti paganti sono 11 milioni su 500 milioni registrati. Inoltre il ricavo medio per utente è stato di 111,91 dollari nel 2017, un valore in ascesa sull’anno precedente ma in calo rispetto al 2015. Il risultato netto è, dunque, negativo, ma Dropbox ha soldi in cassa e soprattutto la traiettoria dell’indicatore legato agli utili (o alle perdite) si sta pian piano allineando al fatturato grazie anche a una minore incidenza dei costi in R&D, tradizionalmente molto elevati. L’IPO, spiegano i media americani, servirà a consolidare l’espansione del servizio pay e a facilitare l’integrazione con software di terze parti. Tra i suoi competitor la compagnia può annoverare, almeno per certi aspetti del suo business, giganti come Amazon, Apple, Google e Microsoft. Goldman Sachs, JP Morgan, Deutsche Bank e Allen & Company sono gli istituti di credito che stanno assistendo Dropbox nel progetto di quotazione.