Autore: Redazione
15/07/2016

Doxa Kids lancia l’edizione 2016 della ricerca “Junior”

Si aggiungono quattro moduli speciali: Junior Smart Family, “nuovi italiani”, un diario entertainment e un diario consumi alimentari

Doxa Kids lancia l’edizione 2016 della ricerca “Junior”

Doxa, con la propria business unit Doxa Kids, supporta con consulenza di marketing e ricerche di mercato le aziende che si rivolgono a bambini, ragazzi e famiglie. Doxa Kids traccia da anni i comportamenti del target e, in occasione del lancio dell’edizione 2016 della ricerca “Junior” sul target 5-13 anni, propone alcuni moduli innovativi per offrire una visione ancora più ricca di un “pianeta bambino” che è sempre più intriso di digitale, ma con forti radicamenti nel gioco, nei libri e nella televisione. “Da alcuni anni assistiamo alla crescente attenzione di molte aziende per il target di bambini e ragazzi - commenta Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa -. I mercati delle industrie dedicate a giovani e giovanissimi hanno retto, meglio di altri, gli anni di crisi; addirittura, in alcuni casi, in controtendenza, abbiamo assistito a fenomeni di crescita davvero importanti. La nostra esperienza e il know-how maturato su questi target è al servizio anche di aziende che non puntano specificamente al mercato dei ragazzi, ma lo voglio osservare con attenzione e curiosità - continua -. Possiamo aiutarle a comprendere meglio il pubblico dei consumatori più giovani e possiamo suggerire loro modi e strumenti per commercializzare nella maniera più efficace i propri prodotti e servizi anche grazie ai suggerimenti dei più piccoli”. Le novità dell’edizione 2016 Junior 5-13 è la ricerca multiclient che esplora e dimensiona tutto il mondo delle abitudini e dei consumi di bambini e ragazzi, e delle loro famiglie. Dal 1989 Junior 5-13 è un punto di riferimento per i mercati e oggi descrive i comportamenti dei più giovani in relazione ai consumi digital, all’uso di smartphone e tablet, alla fruizione di televisione, cinema ed entertainment, alla lettura di libri e periodici, a collezioni, giochi e videogame, alla pratica di attività sportive, ai consumi alimentari, alle attività creative e al gradimento di oltre 350 personaggi del mondo della fantasia, dello spettacolo, della musica, dello sport e anche di YouTube. “L’edizione 2016 di Junior verrà realizzata nel corso del prossimo autunno, ma il progetto, già disponibile, permette di apprezzarne alcune consistenti novità - dichiara Cristina Liverani, Quantitative Research Manager di Doxa Kids -. Alla solida e storica ricerca di base, che prevede 1.500 interviste personali a un campione rappresentativo della popolazione di bambini e ragazzi di 5-13 ann,- si affiancano quattro moduli speciali. Un’evoluzione dell’impianto che si rende necessaria per le evidenze su numerosi cambiamenti in atto nella società, i cui effetti appaiono sempre più evidenti di anno in anno. Abbiamo, perciò, deciso di far crescere la nostra Junior 5-13, implementando il nuovo modulo di ricerca Junior Smart Family, pensato su un campione di 500 genitori del panel online di Doxa, chiamati a rispondere alle molte domande sui consumi e abitudini della famiglia italiana per intercettare gusti e tendenze di quella fascia di popolazione più innovativa e aperta al cambiamento. Risposte a nuove domande, rivolte a un target di genitori particolarmente coinvolto e smart. Fondamentale anche il modulo “nuovi italiani”, che traccia i contorni di consumi e abitudini di 800.000 minori figli di immigrati e iscritti nelle scuole italiane. Infine, sulla scorta di numerosi stimoli pervenutici direttamente dal mercato, prevediamo la compilazione, da parte di due campioni omogenei di oltre 500 famiglie, di un diario entertainment (tv, smartphone, tablet, console, gaming, etc) e di un diario consumi alimentari settimanale, grazie al quale siamo in grado di descrivere i comportamenti reali: quali elementi influiscono sulle scelte alimentari per bambini e ragazzi, il livello di penetrazione dei vari prodotti nei cinque pasti della giornata, le informazioni sull’origine dei prodotti consumati e molti altri elementi utili a definire contesti e abitudini” conclude Liverani.