DOING part of Capgemini, nuove frontiere per la comunicazione Pharma con Novartis
L’agenzia racconta la propria crescita creativa in compagnia del grande brand farmaceutico, uno dei suoi nuovi clienti, insieme a Poste Italiane e Enel X, conquistati dopo gare

Un'immagine dell'incontro DOING/Novartis
C’è poco da fare: nonostante tutti i progressi cui assistiamo ogni giorno, ci sono alcuni settori, certi momenti, determinati argomenti un po’ controversi, di difficile lettura, di non agevole interpretazione. Avete presente il Pharma? Ecco, proprio lui. Un ambito che smuove qualsiasi cosa, e non potrebbe essere altrimenti, visto che, come si sa, “l’importante è che ci sia la salute, poi tutto il resto vien di conseguenza”. Eppure, comunicare la salute non è materia per tutti, occorre essere equilibristi, trapezisti della comunicazione, per non urtare la sensibilità, per non cadere nel retorico, per non scivolare nel patetico, per in formare con tutti i crismi, senza apparire troppo seriosi, aggiungendo magari qualche spunto divertente, comunque sempre rassicurante. Bisogna essere bravi, nello scovare l’idea giusta e regalarle una buona cornice.
DOING che vince le gare
Nel giro della creatività diversa, arricchita, c’è da qualche anno DOING, agenzia digitale full-service con sede in Italia, principalmente a Milano e Roma. Da poco è entrata in orbita Capgemini e ha assunto il nome DOING part of Capgemini. Con un team di oltre 200 persone che lavorano a stretto contatto con marchi locali e globali lungo l'intera catena del valore digitale, l’agenzia combina una profonda esperienza nell'analisi dei dati, nella progettazione, nella creatività, nei contenuti e nella tecnologia per offrire ai suoi clienti i migliori servizi di digital marketing e comunicazione. E i risultati non si sono fatti attendere, come testimoniano anche i numeri nudi e crudi che fanno sempre una gran bella figura: nel 2018 le revenue hanno ammontato a 29 milioni e pare, lo sussurrano anche i diretti protagonisti, che non sia affatto finita lì. Nulla di ufficiale per il momento, ma i sentori sono positivi: «Al momento, non possiamo dare numeri o percentuali precisi, questo perché siamo appena entrati negli ultimi tre mesi dell’anno e all’orizzonte si intravedono momento topici per il mondo della comunicazione. Ma per l’inizio di dicembre saremo più pronti», ha assicurato Dario Martelli, Strategic Business Director di DOING. Nel mentre, la struttura ha assestato altri colpi mica da ridere, leggi nuovi clienti, conquistati dopo valorose gare: Poste Italiane per il Digital Experience Design ed Enel X per il Service Design.
L’intuizione di Novartis
Ma si parlava di creatività associata a tematiche delicate. E, attirata come dal canto delle sirene, Novartis, che in ambito Pharma è un’istituzione, ha indetto la scorsa primavera una gara per scovare un’agenzia che si potesse occupare in maniera altamente creativa dell’ambito social (incarico fino a qual momento in mano ad Havas PR, che peraltro ha mantenuto il resto della comunicazione corporate). Chi poteva prevalere? DOING part of Capgemini, ovviamente.
Tour The Force
Una collaborazione quindi già in essere da qualche mese, che proprio in questi giorni sta dando i primi frutti. Per celebrarne i risvolti, come pure la partnership, ma anche per raccontare come si stia evolvendo la comunicazione social legata al Pharma, ieri, in quel di Milano, nella sede di Capgemini e quindi di DOING, è stata organizzata un’appropriata conferenza: sullo schermo si sono così succedute alcune attività sviluppate insieme, con un approccio che sottolinea l’importanza di scegliere i canali social più opportuni, raccogliere le migliori offerte dal CSR e dalla comunicazione corporate, e sfruttare l’employer branding. Ed è proprio su quest’ultimo fronte, che Novartis sta lavorando a un nuovo progetto, chiamato “Tour The Force“: un vero e proprio tour in giro per l’Italia, otto città in tutto, raccontate dai dipendenti del Gruppo intervistati da LaVale Deejay. I primi video saranno girati a partire dalla prossima settimana, e verranno poi veicolati sui social tra la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo.
Creatività e professionalità
Insomma, come deve e può comunicare sui social un’azienda come Novartis? Lorella Termine, corporate and internal communication manager dell’azienda, che ha condotto con mano sicura la giornata in compagnia del direttore creativo di DOING Graziano Nani, ha elencato le sue convinzioni maturate nel tempo e sul campo: «Non bisogna essere troppo autoreferenzialI, occorre individuare format e linguaggi capaci di ingaggiare in maniera originale tutti i possibili utenti. Abbiamo optato per due canali: LinkedIn e Twitter, per un’informazione che sia capace di unire creatività e professionalità. Su LinkedIn, inaugurato di recente possiamo già contare su 17.000 follower e su una crescita di circa 1.700 su base mensile. Si tratta di una comunicazione che si rivolge anche a chi abbia interesse a lavorare con noi». Anche qui nessuna ufficialità, ma lo storico parla chiaro: Novartis in queste ultime stagioni ha sempre aumentato a doppia cifra gli investimenti social.