Autore: Redazione
25/02/2022

Discovery: nel 2021 abbonamenti streaming a quota 22 milioni, l’advertising globale aumenta del 10%

Presentati ieri i risultati di esercizio, il Presidente e CEO David Zaslav annuncia per il secondo trimestre la nascita nella nuova società Warner Bros. Discovery che nasce dall’acquisizione di Warner Media

Discovery: nel 2021 abbonamenti streaming a quota 22 milioni, l’advertising globale aumenta del 10%

Discovery ha chiuso il 2021 con una base globale abbonati ai servizi streaming a pagamento di 22 milioni, di cui la stragrande maggioranza di Discovery Plus. Nel primo trimestre dell’anno scorso la società aveva dichiarato di avere 13 milioni di abbonati, saliti a 17 milioni a fine giugno e poi a 20 a fine settembre. Discovery Plus è stato lanciato lo scorso gennaio, e attualmente è il servizio streaming di punta del Gruppo, soprattutto dopo i risultati ottenuti in Europa in occasione delle Olimpiadi invernali di Pechino, ma con il completamento dell’operazione Warner Media e il conseguente arrivo di Hbo Max, questo primato potrebbe essere ridimensionato. L’acquisizione da AT&T, del valore di 43 milioni di dollari, dovrebbe essere conclusa a breve e già da aprile potrebbe essere operativa la nuova società Warner Bros. Discovery. David Zaslav, attuale Presidente e Chief Executive Officer di Discovery, assumerà le stesse cariche nella nuova società, mentre l'amministratore delegato di Warner Media Jason Kilar dovrebbe uscire.

Ricavi adv a +10%

"Il 2021 è stato in tutti i sensi un anno eccezionale per la nostra azienda, in cui abbiamo raggiunto significativi obiettivi operativi, finanziari e strategici”, ha dichiarato Zaslav a margine della presentazione dei dati di bilancio, avvenuta ieri. Oltre alla crescita degli abbonamenti allo streaming, Zaslav ha anche sottolineato la “forte crescita dei ricavi di distribuzione”, pari all’11%, mentre i ricavi pubblicitari globali sono aumentati del 10% “grazie alla continua forza nei nostri mercati chiave e agli incrementi di share. Inoltre, abbiamo chiuso l'anno con quasi 4 miliardi di dollari di liquidità e abbiamo generato robusti flussi di cassa, sostenendo la nostra capacità di investire in iniziative di crescita”. Come comunicato anche ieri, i Giochi Olimpici invernali trasmessi in tutta Europa, dopo lo sforzo sostenuto per le Olimpiadi di Tokio, “sottolinea uno dei nostri elementi distintivi: contenuti in lingua e localmente rilevanti. Tutto ciò ci posiziona bene per approfittare delle notevoli opportunità che ci attendono per Warner Bros. Discovery, che crediamo sarà tra le aziende di media più dinamiche del mondo". Durante i Giochi di Pechino, visitatori delle piattaforme di Discovery in Europa sono stati più di 156 milioni, con oltre un miliardo di minuti di visualizzazione in streaming; e gli abbonamenti sono quasi raddoppiati rispetto all’edizione coreana del 2018.

Al via Warner Bros. Discovery

Per quanto riguarda l’operazione Warner Media, Zaslav ha commentato: "Abbiamo depositato la nostra delega per la fusione all'inizio di questo mese e abbiamo programmato la riunione degli azionisti per l'11 marzo. Dopo il voto, e supponendo che l’operazione sia approvata dai nostri azionisti, ci aspettiamo di chiudere nel secondo trimestre". I dati più importanti del periodo riguardano la crescita di due milioni di abbonati registrata nel quarto trimestre 2021 rispetto al terzo, e i ricavi di nuova generazione, tra cui quelli provenienti dal business direct to consumer, a 1,6 miliardi di dollari, con una crescita dell'80% rispetto all'anno precedente, grazie anche all’apporto di 450 milioni generati nell’ultima parte dell’anno. Complessivamente, il Gruppo chiude l’anno a quota 12,2 miliardi di dollari, in crescita del 14%, di cui 3,2 miliardi (+10%) nell’ultimo trimestre. Sempre nel corso dell’anno, negli Stati Uniti la raccolta è cresciuta del 4% nei 12 mesi, mentre in tutto il resto del mondo registra una crescita del 25% (ex Fx).

Profitti in calo per gli investimenti sullo streaming

Nonostante questi numeri, i profitti crollano dell’86% nel trimestre e subiscono un calo del 17% nei 12 mesi. Zaslav ha spiegato che gli alti investimenti nello streaming hanno impattato su questa performance, compensata però dagli andamenti in crescita della pubblicità e dei ricavi da distribuzione. Tra i dati rilevanti dell’esercizio, Doscovery segnala il successo della transizione degli abbonati europei a discovery+ su una piattaforma in vigore anche negli USA; le Olimpiadi in Cina con i risultati menzionati; oltre la metà di tutti i nuovi abbonati alle Olimpiadi hanno visionato i contenuti di intrattenimento di discovery+.