Autore: Redazione
11/03/2022

DigitalBloom e GeoEdge insieme per proteggere utenti e revenues

Focus su sicurezza e necessità di assicurare un ambiente privo di messaggi fuorvianti, per proteggere anche il valore dell’editore. Le risposte di Eva Elena Maria Peroncini, Advertising Director di DigitalBloom

DigitalBloom e GeoEdge insieme per proteggere utenti e revenues

Eva Elena Maria Peroncini

Una barriera protettiva, una vera e propria salvaguardia per utenti e revenues; a organizzarla ci hanno pensato DigitalBloom e GeoEdge che si sono strette la mano e hanno deciso di unire le forze per conquistare l’obiettivo. DigitalBloom non si pone come un semplice intermediario, ma come un ad tech partner, assumendo verso gli editori una funzione di monetizzazione, di consulenza e di servizio, come spiega Eva Elena Maria Peroncini, Advertising Director di DigitalBloom: «Fornire un servizio qualitativo basato sulle migliori tecnologie per supportare i nostri editori è da sempre una nostra priorità», dichiarazione che rimanda al tema della sicurezza e della necessità di assicurare agli utenti un ambiente privo di messaggi fuorvianti per la loro tutela ma anche per proteggere il valore generato dall’editore.

Quanto è importante per voi garantire un ambiente qualitativo agli editori?

«Per DigitalBloom è fondamentale garantire agli editori l’assenza di contenuti pubblicitari non graditi sui loro siti, afferenti a categorie sensibili come ad esempio alcolici o dating. Il tema della qualità ha una particolare rilevanza per gli investitori, soprattutto quelli più istituzionali, che non accettano di vedere le proprie campagne su siti che non rispecchino i loro criteri qualitativi, anche in termini di pubblicità compresente. Garantire un ambiente affidabile e sicuro ha dunque un impatto sulle revenues perché per i brand diventa sempre più importante trovare un contesto coerente con i propri valori. Vogliamo garantire sicurezza ma anche qualità - continua la manager - e da qui nasce la nostra collaborazione con GeoEdge per bloccare malware ed advertising di bassa qualità».

Ma in termini più pratici cosa avviene per chi non usa GeoEdge?

«Le casistiche sono tante, particolarmente difficili da gestire sono redirect e malware, endemici e fastidiosi e che spesso si tramutano in un abbandono del sito da parte dell’utenza ricorrente. Nei forum l’impatto è evidente, i commenti proliferano ed il danno al traffico è significativo. Gestire manualmente ed in maniera efficiente queste situazioni è praticamente impossibile. Fortunatamente, grazie a GeoEdge negli ultimi due anni c’è stato solo un caso in cui un attacco non è stato filtrato a priori ma il tutto è stato risolto in poche ore, anche grazie all’assistenza sullo stesso fuso orario italiano. Il supporto è uno dei punti di forza di GeoEdge: in presenza di un fenomeno inusuale vengono revisionate tutte le impostazioni ed i problemi sono risolti rapidamente. Siamo in costante contatto per capire come migliorare ed essere sempre in grado di proteggere i nostri editori ed i loro utenti. Gli strumenti tecnologici di qualità che usiamo per noi sono un valore importantissimo nell’offerta verso editori e clienti».