Autore: Redazione
26/01/2024

Il ddl sulla beneficenza delinea le regole per gli influencer; Chiara Ferragni commenta: “Fondamentale disciplinarla, non demonizzarla”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla destinazione a scopo benefico di proventi derivanti dalla vendita di prodotti, accolto positivamente dalla nota influencer

Il ddl sulla beneficenza delinea le regole per gli influencer; Chiara Ferragni commenta:  “Fondamentale disciplinarla, non demonizzarla”

Chiara Ferragni

Come programmato, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla beneficenza, ovvero la trasparenza sulla destinazione a scopo benefico di proventi derivanti dalla vendita di prodotti, con regole e sanzioni stringenti anche per gli influencer. A riguardo, una nuova bozza prevede qualche modifica, prevedendo ad esempio il riutilizzo del 50% delle sanzioni amministrative riscosse, che sono confermate, da 5mila a 50mila euro. La destinazione non è ancora indicata nel testo, in via di definizione, ma si specifica che i soggetti beneficiari, le modalità di riparto e le procedure di erogazione delle risorse saranno stabiliti con decreto del Ministero del Lavoro, di concerto con quelli dell’Economia e delle Imprese. Nella nuova bozza salta la previsione secondo cui “resta ferma la disciplina fiscale in materia di oneri deducibili o detraibili” e vengono meglio precisate le informazioni obbligatorie da indicare sul prodotto. Non è più esplicita la previsione della sospensione dell’attività da un mese a un anno in caso di violazioni reiterate. C’è, però, il richiamo all’articolo 27 del Codice del consumo che, sulla tutela amministrativa e giurisdizionale in caso di pratica commerciale scorretta, dà all’Antitrust la possibilità di disporre quel tipo di sanzione nei casi di reiterata inottemperanza, nonché la sospensione provvisoria delle pratiche commerciali scorrette in casi di particolare urgenza. L’Agcom sarà tenuta a pubblicare i provvedimenti sanzionatori sul proprio sito istituzionale e su quello del produttore/professionista destinatario della sanzione. Ciò permetterà di dare conto ai consumatori della inaffidabilità di tali soggetti nelle campagne promozionali accompagnate da “promesse” di donazioni per scopi di rilievo sociale.

Confezioni

Anzitutto, il Ddl prevede l’obbligo di indicare sulle confezioni dei beni commercializzati anche a scopi benefici il soggetto destinatario dei fondi raccolti e la finalità della campagna. In aggiunta, si dovrà indicare l’importo che si intende donare, se predeterminato, o, la percentuale del prezzo di vendita – parametrata agli acquisti – da destinare in beneficenza. Informazioni, queste, che dovranno essere comunicate dai medesimi produttori e professionisti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). Inoltre, al fine di garantire maggiore trasparenza per la tutela dei consumatori, occorrerà comunicare non solo il termine entro il quale si prevede il versamento della somma ai destinatari dell’iniziativa benefica, ma anche quello in cui il pagamento è effettivamente avvenuto.

Pubblicità

“I produttori e i professionisti forniscono le indicazioni – recita il ddl -anche nell’ambito delle pratiche commerciali e in particolare nelle comunicazioni commerciali, compresa la pubblicità del prodotto. Il medesimo obbligo è previsto per i soggetti che svolgono attività di pubblicità del prodotto. Prima di porre in vendita i prodotti il produttore o il professionista comunica all’Autorità garante della concorrenza e del mercato le informazioni sulla beneficenza e il termine entro cui sarà effettuato il versamento dell’importo destinato alla beneficenza”.

I commenti

Sulla questione della beneficienza è intervenuto in particolare il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “È stato introdotto l’obbligo di riportare sulle confezioni dei prodotti, anche tramite adesivi, alcune informazioni specifiche tra le quali l’importo complessivo destinato alla beneficenza, se viene predeterminato, in modo che il consumatore sappia con certezza quale parte del ricavato vada a iniziative solidaristiche. I partner inoltre dovranno comunicare all’Agcm se intendono realizzare questa attività promozionale e il termine entro il quale ci sarà il versamento al beneficiario. “I proventi di eventuali sanzioni saranno destinati ad iniziative solidaristiche, che un successivo decreto definirà”, ha aggiunto il ministro. “Sono lieta che il Governo abbia voluto velocemente riempire un vuoto legislativo. Quanto mi è accaduto mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali”: è il commento di Chiara Ferragni (notoriamente assistita in questa fase di crisis management da Community) al decreto sulle iniziative commerciali a sfondo benefico. “Questo dl - ha aggiunto - consente di colmare una lacuna che da una parte impedisce di cadere in errore, ma dall’altra evita il rischio che da ora in poi chiunque voglia fare attività di beneficenza in piena trasparenza desista per la paura di essere accusato di commettere un’attività illecita”.