Nel mondo, entro il 2020, il settore a maggiore crescita sarà quello della pubblicità online, che raggiungerà ricavi pari a 260,4 miliardi di dollari
Secondo le previsioni di PwC pubblicate nel rapporto Global Entertainment & Media Outlook 2016-2020, nei prossimi cinque anni il fatturato mondiale del settore Entertainment & Media (E&M) crescerà da 1.720 miliardi di dollari del 2015 a 2.140 miliardi del 2020 (a +4,4%).
Si riscontra variabilità fra paesi e segmenti
Nel 2020, i ricavi digitali del settore, stimati in 1.060 miliardi di dollari, avranno pressoché raggiunto i ricavi non-digitali, pari a 1.070 miliardi. In nove dei paesi analizzati dallo studio, tra cui Cina e Kenya, tale sorpasso si è già verificato nel corso del 2015 ed entro il 2020 si compirà in circa la metà dei paesi, inclusi Regno Unito, Cile e Vietnam. Si distingue la Germania, che anche nel 2020 vedrà i ricavi non-digitali ancora pari al 61% del totale. Alle differenze nei tassi di crescita a livello geografico si somma la grande variabilità tra i sotto segmenti: entro il 2020 il settore a maggiore crescita sarà quello della pubblicità online, che raggiungerà ricavi pari a 260,4 miliardi di dollari (+11,1%), seguito dall’accesso a internet a 634,78 miliardi di dollari (6,8%).
Quotidiani, trend negativo
L’editoria dei quotidiani conferma, invece, il trend negativo, con i ricavi che, nel 2020, saranno pari a 121,1 miliardi di dollari rispetto ai 130,5 miliardi conseguiti nel 2015. Si registra, tuttavia, una forte variabilità geografica del segmento: mentre in Nord America si registrerà un decremento annuo del 3,1%, crescerà, invece, del 2,7% in India e, in media, del 2% in Sud America. Tale variabilità geografica è registrata anche nel segmento dei periodici, i cui ricavi nel periodo 2016-2020 resteranno sostanzialmente stabili, sostenuti dall’andamento molto positivo di alcuni mercati come Indonesia, India e Peru.
Tendenze: la rivoluzione digitale dei broadcaster
Tra le tendenze del prossimo quinquennio, sempre secondo l’approfondita analisi sviluppata come di consueto da Pwc, è senz’altro da segnalare il fatto che i ricavi provenienti da intrattenimento e media si sposteranno sempre più dalle attività editoriali verso il video, soprattutto quello collegato a internet, con particolare attenzione ai servizi over-the-top (Ott) e di gestione dati. Tanto che, ancora nel 2020, secondo Pwc, la spesa per l’accesso a internet, inclusi i mobile data, si contenderà il primo posto con quella per pubblicità A ciò corrisponderà una vera e propria rivoluzione digitale da parte dei broadcaster. In particolare, l’online video, tramite Svod, Tvod ed Est, guadagnerà progressivamente sempre più successo; l’aumento della disponibilità di contenuti online in HD, incentiverà i consumatori a usufruire sempre di più di servizi online rispetto alla tradizionale programmazione lineare; e lo sviluppo di modelli di produzione di contenuti a basso costo subirà una spinta, soprattutto da parte dei creatori di contenuti online e mobile.
Si sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti
“Il settore Entertainment & Media a livello globale sta vivendo un periodo contrassegnato da grandi cambiamenti e non è un’eccezione l’Italia - assicura Andrea Samaja, italian leader entertainment & media di Pwc -, dove continuano le operazioni di partnership o M&A per la concentrazione e la convergenza tra i principali player dei media e delle telecomunicazioni”.
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