Gelate in primavera e siccità estiva: premesse negative per la vendemmia 2017 secondo Ismea
Cautela sulle stime produttive, ma secondo le valutazioni più recenti, il primato del vigneto Italia verrà mantenuto

Con il mese di luglio si è chiusa la campagna 2016/2017 che ha visto una produzione particolarmente abbondante. Per il secondo anno consecutivo, infatti, sono stati superati i 50 milioni di ettolitri. Ma la vendemmia è imminente e in alcune regioni, peraltro, è iniziata in anticipo con i primi stacchi che si sono avuti a fine luglio. La prolungata siccità, infatti, ha indotto regioni come la Sicilia e la Sardegna ad autorizzare l’anticipo delle operazioni vendemmiali. Ismea ha deciso di fornire una panoramica sul settiore.
La mancanza di piogge è stata solo l’ultima, e la più problematica, delle disavventure del vigneto Italia che ha superato un inverno rigido e le gelate primaverili. Anche in Spagna la vendemmia si presenta molto in anticipo rispetto al normale, ma c’è molta cautela rispetto alle stime produttive. Il primato italiano, comunque, potrebbe essere mantenuto, viste anche le notizie che arrivano d’Oltralpe. Secondo fonti del Ministero dell’Agricoltura di Parigi (Agreste), la produzione francese potrebbe scendere del 17% attestandosi tra i 37 ed i 38 milioni di ettolitri. In termini di prezzi alla produzione, la campagna 2016/2017 si chiude con una flessione media del 4% dell’intero settore vino.
Questo è quanto emerge dall’indice dei prezzi Ismea, elaborato sulla base delle rilevazioni periodiche delle quotazioni dei vini sulle principali piazze italiane. A determinare tale risultato è la stata, comunque, la combinazione dei risultati dei diversi segmenti che, peraltro hanno mostrato tendenze non omogenee.