Autore: Redazione
11/01/2018

Dai Golden Globe i migliori titoli, aspettando il nuovo San Valentino fantasy di Del Toro

Tra domenica 7 e lunedì 8 gennaio si è svolta a Los Angeles la 75esima cerimonia per l’assegnazione dei Golden Globe

Dai Golden Globe i migliori titoli, aspettando il nuovo San Valentino fantasy di Del Toro

Tra domenica 7 e lunedì 8 gennaio si è svolta a Los Angeles, all’insegna dell’iniziativa Time’s Up creata da 300 professioniste del cinema a sostegno delle persone sessualmente abusate, la 75esima cerimonia per l’assegnazione dei Golden Globe, i premi della stampa estera a Hollywood assegnati ogni anno dalla Hollywood Foreign Press Association. Questa edizione si è caratterizzata per la vittoria inaspettata della pellicola “Lady Bird”, esordio alla regia di Greta Gerwig con protagonista Saorsie Ronan e che racconta il difficile rapporto tra una giovane e i suoi genitori, in particolare con la madre. Nessuna sorpresa per l’attribuzione come Miglior attore protagonista drammatico a Gary Oldman, supremo Winston Churchill in “L’ora più buia”; premiata anche la coraggiosa performance di James Franco in “The Disaster Artist”, mentre Allison Janney trionfa con “I, Tonya”. Per il cinema d’animazione l’HFPA ha scelto di celebrare i simpatici protagonisti del mondo dei morti di “Coco” della casa Disney Pixar. Nessun riconosciemnto, invece, per l’Italia, che concorreva con tre pellicole: l’intenso “Chiamami con il tuo nome” di Luca Guadagnino, “Ella&John” di Paolo Virzì e la serie tv “The Young Pope” di Paolo Sorrentino. Tra le pellicole che hanno fatto incetta di premi troviamo alcuni dei titoli di maggiore spicco e notevolmente apprezzati da pubblico e critica durante l’ultima edizione Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dimostrando un’insolita vicinanza alla valutazione di “riferimento” del cinema internazionale e oltreoceano e che spesso si propone come preludio per i premi Oscar, le cui candidature verranno annunciate il prossimo 23 gennaio. Tra i vincitori dei Golden Globe spicca, infatti, il film drammatico, già premiato a Venezia 2017 per la brillante sceneggiatura firmata da McDonagh, “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, diretto dal britannico Martin McDonagh e vincitore di ben quattro premi tra cui il premio come Migliore Attrice a Frances McDormand e come Migliore Attore Non Protagonista a Sam Rockwell. Il film, in uscita in Italia oggi, segue le tragicomiche vicende di una madre in cerca di giustizia per la figlia e che ingaggia una lotta contro un disordinato branco di poliziotti pigri e incompetenti. Dopo mesi trascorsi senza passi in avanti nelle indagini sull’omicidio di sua figlia, Mildred Hayes (interpretata da una magistrale Frances McDormand) decide di prendere in mano la situazione e protestare contro le indolenti forze dell’ordine: sulla strada che porta in città, la madre furente noleggia tre grandi cartelloni pubblicitari attraverso i quali diffonde una serie di messaggi polemici e controversi rivolti al capo della polizia. Partito come favorito ai Golden Globe, l’immaginifico “La forma dell’acqua” di Guillermo Del Toro, già Leone d’oro a Venezia 2017, fresco di 12 nomination ai Bafta inglesi, ha dovuto accontentarsi del premio per la Migliore regia di Guillermo del Toro e per la Migliore colonna sonora originale realizzata da Alexandre Desplat. La fiaba fantasy di Del Toro, ambientata nel 1963, narra l’incredibile incontro con risvolto amoroso tra Elisa, umile impiegata muta che lavora in un laboratorio governativo di massima sicurezza (Sally Hawkins), e una misteriosa creatura anfibia (Shannon) tenuta prigioniera all’interno del laboratorio di Baltimora. La solitaria vita di Elisa, intrappolata nel silenzio e nell’isolamento, cambia per sempre quando lei e la sua collega Zelda scoprono un esperimento segreto. Definito da molti come il film più romantico e sensuale del regista messicano, “La forma dell’acqua” arriva in Italia proprio il 14 febbraio, data significativa per proporre al pubblico una favola romantica, ma non priva di lati oscuri, che si distacca con decisione dalle pellicole che hanno monopolizzato negli ultimi anni il mercato nel periodo di San Valentino, una su tutte la saga erotica delle 50 Sfumature creata da E.L. James. Proprio in quest’ottica, “La forma dell’acqua” con il suo mostro marino innamorato potrebbe rilevarsi la sorpresa dell’inizio anno, capace di catturare la curiosità del pubblico grazie a un prodotto di qualità e intelligenza, non privo di romanticismo, fantasia e quel tocco barocco che negli ultimi anni continua a essere apprezzato e che, come dimostra il successo ottenuto nei numerosi festival in cui è stato presentato, potrebbe incuriosire e riempire le sale.