Autore: Redazione
07/11/2019

Il Consorzio Tutela Vini d’Acqui affida a White dopo una consultazione la piattaforma di rilancio del Brachetto: il budget è di 2 milioni in 3 anni

L’organismo di cui è Presidente Paolo Ricagno ha scelto l’agenzia che già seguiva il digitale, e che ora si occuperà anche del planning, per tornare in tv e sui social dal 26 novembre. Previsti anche eventi e iniziative

Il Consorzio Tutela Vini d’Acqui affida a White dopo una consultazione la piattaforma di rilancio del Brachetto: il budget è di 2 milioni in 3 anni

Dopo un lungo periodo di assenza dalla televisione, per l’esattezza 9 anni, il Consorzio Tutela Vini d’Acqui torna in comunicazione con l’obiettivo di rilanciare il suo prodotto più famoso e amato, il Brachetto d’Acqui DOCG. Tutta la relativa platform, compreso il planning, è stata affidata dopo una consultazione a White, l’agenzia di cui è socio e Amministratore Andrea Pirola, che già segue le attività digitali del Consorzio. Il quale ora, invece, ha deciso di provare a rilanciare, con il Brachetto, la categoria dei vini dolci, un po’ penalizzata negli ultimi lustri dal successo dei dry. Per questo è stato approntato un piano triennale dotato di un budget stimabile in 2 milioni di euro, che sostiene anche il nuovo on air televisivo, la cui prima uscita è programmata su Mediaset e Sky il 26 novembre durante la partita Juventus vs Atletico Madrid di Champions League, mentre la pianificazione vera e propria partirà l’8 dicembre per durare fino all’11 gennaio 2020. Le festività saranno le occasioni per la ripresa del commercial già nel prossimo anno, ma ci saranno anche altre attività integrate, a sostegno in questo caso anche dell’Acqui DOCG Rosé e del Dolcetto d’Acqui DOC: eventi sul territorio ma anche in prestigiosi locali delle principali città italiane, eventi di incoming e ospitalità nel Monferrato di importanti giornalisti italiani ed esteri, blogger e influencer del mondo wine, presenza nelle più importanti Fiere del settore e molto altro ancora, curati anch’essi da White.

Racconto di un territorio

L’agenzia ha affiancato il Consorzio nella fase di analisi strategica del mercato di riferimento, nazionale e internazionale, dei trend e dell’evoluzione del modello di consumo della categoria, fino alla definizione della complessiva strategia di marketing e comunicazione appunto per il triennio 2019-2021. Lo spot, presentato in anteprima ieri ad Acqui con un evento che ha visto la presenza delle istituzioni locali e della Regione, è stato girato da Nicola Buffoni e prodotto da Clonwerk. Il film, nei tagli da 30 e 15” è stato pensato per raccontare al consumatore la meraviglia del territorio del Monferrato e, allo stesso tempo, uno dei suoi prodotti di eccellenza, il Brachetto d’Acqui DOCG che con il suo carattere dolce e sensuale, dimostra ancora una volta di poter sedurre e conquistare chiunque. Il risultato finale è un racconto, che sarà visibile anche sui canali digital e social, in grado di coniugare lo stile della “Dolce Vita” italiana con il sapore frizzante della contemporaneità e di presentare in maniera innovativa ed efficace un prodotto d’eccellenza promuovendo contestualmente il fascino suggestivo del territorio del Monferrato.

Un grande affresco

“Sarà un grande affresco che rappresenterà non solo le uve e i vini che produciamo nella terra del Brachetto, ma anche, nel suo complesso, la nostra terra, il Monferrato, che è inimitabile per bellezza e produzioni di eccellenze rare” ha detto il Presidente del Consorzio, Paolo Ricagno. White continuerà inoltre a occuparsi della digital identity del Consorzio, con la gestione della social media strategy e del content management delle pagine ufficiali sulle principali piattaforme, abbinata ad attività di digital PR, contest e altri progetti speciali. “Questo piano di comunicazione nasce dalla determinazione e dal sacrificio di tutta la filiera, dai vignaioli alle case vinicole – ha concluso Ricagno -.  Un comparto unito, specialmente in questi tempi non facili, che dimostra, sposando i progetti del Consorzio, di credere ancora in un vino che può dare ancora molto in termini di reddito, tutela del paesaggio e cultura vitivinicola”.