Consorzio Grana Padano incrementa del 7,5%, a 43,5 milioni di euro, lo spending 2024, con più spinta su tv ed estero. I partner sono Serviceplan e Wavemaker
L’Assemblea Generale di ieri ha approvato un piano di marketing equamente distribuito tra Italia e Paesi stranieri, illustrato dal D.G. Stefano Berni
Gli indicatori del 2023 sinora disponibili confermano il Grana Padano DOP come il prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo, con una proiezione di incremento complessivo del mercato vicino al 4% e ancora più alto per le esportazioni. Partendo da questi dati, frutto di uno sforzo promozionale di oltre 40 milioni di euro, l’Assemblea Generale del Consorzio Tutela Grana Padano, svoltasi al Centro Fiere di Montichiari, ha definito ieri i piani di marketing e strategico insieme a quello produttivo per il 2024. “I dati già disponibili ci consentono di essere soddisfatti dell’andamento del mercato, confortato anche da un positivo andamento dei prezzi franco punto vendita – ha detto il Presidente del Consorzio di Tutela Renato Zaghini aprendo i lavori –. Ma ci dicono soprattutto che una regia attenta e un senso di responsabilità comune di tutti i produttori sono la strada obbligata da percorrere per crescere in Italia e all’estero, tenendo bene presente che dai caseifici della filiera del Grana Padano passano oltre 3,5 milioni di tonnellate di latte, destinato anche ad altre produzioni, che ne fanno il principale player italiano”. Il D.G. del Consorzio, Stefano Berni, ha riassunto i dati, che ad ottobre vedevano una crescita dei consumi in Italia dell’1,7%, con uno share che lo conferma leader nel retail e in assoluto e con una crescita nell’ho.re.ca. di oltre il 14% in volume e del 22% in valore. I consumi all’estero fanno invece prevedere un incremento del 5% ulteriore, anche grazie ad una forte spinta del grattugiato.
Export
“Il momento è quindi decisamente positivo – ha commentato Zaghini – e vede un aumento nei consumi che conferma il trend espansivo”. Importante è la continua crescita delle esportazioni. “Il suo segno più evidente è stata la conquista di Spagna e Svezia – ha aggiunto Berni –. Ma siamo molto orgogliosi anche di aver rafforzato la costante del nostro export, la Germania, che da sola vale il 25% delle esportazioni. Il futuro invece manda segnali positivi dall’Estremo Oriente, da tutt’altra parte del mondo, dove cominciano a fruttare gli investimenti in Cina e dove troviamo tanti estimatori in Giappone, Corea e Vietnam”.
Investimenti
Decisiva per ottenere questi risultati l’attività di marketing innovativa introdotta dalla strategia messa a punto dalla società di consulenza KPMG, che nel 2023 ha visto svilupparsi la stessa campagna con il claim “Grana Padano - Un’emozione italiana” in Italia e sui principali mercati esteri, con un investimento di 43,3 milioni di euro, concentrati in particolare su trade e consumer per 40,3 milioni. E l’assemblea generale ha approvato con il 98,36% dei voti il nuovo budget proposto dal CdA, che aumenterà nel 2024 l’investimento di tre milioni di euro, cioè del 7,5%. Su trade e consumer salirà quindi a 43,3 milioni, 21 dei quali destinati all’estero, e portando la crescita degli investimenti a +40% in cinque anni. Interpellato da DailyMedia, Berni ha specificato poi che l’investimento sui traditional media, con la tv che assorbirà nel 2024 ancora più alti budget, crescerà del 10%, pari a 2,5 milioni di euro che potrebbero crescere anche a oltre 3, due terzi dei quali per l’estero, dove ormai è realizzato il 50% del venduto, mentre il digital vedrà un incremento dell’8%. Confermati i partner Serviceplan per la creatività e Wavemaker per il planning, che coinvolge fino a sabato l’ultimo flight attualmente on air per il 2023.
Il marketing
Le iniziative di marketing saranno l’asse portante del piano strategico del Consorzio, approvato all’unanimità, che punta a consolidare la leadership del Grana Padano DOP in Italia e a rafforzarne la presenza all’estero anche in nuovi mercati, a promuovere l’innovazione del prodotto per meglio soddisfare consumatori attuali e di prospettiva, a migliorarne la qualità per valorizzare sempre più il brand e a tutelare tutta la filiera, dalla materia prima al prodotto finito. Fondamentale per il sistema Grana Padano è mantenere saldo il rapporto tra produzioni e consumi, secondo la logica del piano produttivo, strumento introdotto proprio dal Consorzio circa una ventina di anni fa.