Il Consorzio del Grana Padano sostiene le vendite anche nel 2023 portando il budget di marketing a oltre 43 milioni più 1 all’anno per Milano Cortina 2026

Un aumento complessivo delle vendite del 2,38%, spinto soprattutto dalla crescita dell’export, è il dato che riassume il successo anche nel 2022 del Grana Padano DOP, il prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo, con una produzione di 5.212.103 forme. Lo si legge nella relazione del CdA illustrata durante l’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela, che si è svolta al Centro Fiere di Montichiari (BS), venerdì scorso. “L’anno scorso ipotizzammo un buon riposizionamento del valore del Grana Padano DOP, ma non avevamo azzardato di raggiungere i livelli senza precedenti toccati nel secondo semestre 2022 – ha detto Renato Zaghini, presidente del Consorzio di Tutela -. Questo traguardo ha consentito una rilevante ricaduta sul territorio premiando gli sforzi degli operatori. Significativa in particolare la spinta del grattugiato, soprattutto all’estero, cresciuto complessivamente del 10,2%. La filiera del Grana Padano DOP ha potuto così affrontare e superare gli incrementi consistenti dei costi di produzione e rapporti talvolta difficili con la GDO. Possiamo però dire, ancora una volta, che la filiera Grana Padano, dalla stalla al magazzino, è stata nettamente la più remunerativa del settore lattiero caseario italiano escludendo solo il 20% del latte italiano che non prevede gli insilati”. Infatti, a fronte di un -0,43% della produzione, si è registrato un +24% del valore della produzione attestatosi a 1,7 miliardi di euro franco partenza magazzini e addirittura un +26% al consumo con 3,2 miliardi di euro. “Nessun settore del lattiero caseario italiano ha performato tanto quanto il Grana Padano – ha spiegato il Direttore Generale del Consorzio, Stefano Berni –. Questo ha permesso alla filiera di apportare al suo territorio un reddito ulteriore di circa 300 milioni di euro rispetto alle altre destinazioni del latte a vantaggio delle 50.000 persone coinvolte dal sistema”.

La comunicazione

Decisiva nella crescita la rinnovata campagna promozionale sviluppata con la consulenza strategica di KPMG, che ha portato il claim “Un’emozione italiana” sia sui media nazionali che sui principali mercati esteri, con un budget di marketing di 42,8 milioni di euro destinato a salire a 43,3 nel 2023. « Nel dettaglio - ha spiegato Berni a DailyMedia - in Italia, per i mezzi classici, manteniamo all’incirca lo spending di 14 milioni di euro, ma faremo maggiore frequenza con più tagli da 15”; l’analogo budget per l’estero sarà sempre di 10 milioni, cui vanno aggiunti rispettivamente 2,5 e 3 milioni, sempre in linea con gli scorsi 12 mesi, per il digitale. Altri 8,5 milioni sono destinati a presenze nella gdo, fiere, eventi e sponsorizzazioni. Allo spending riservato a queste ultime va inoltre aggiunto quello di 1 milione all’anno per i 4  che ci separano da Milano Cortina 2026, di cui siamo dientati Sponsor e Formaggio Ufficiale. E’ un accordo, questo, molto importante per noi perché ci permetterà di essere presenti anche in termini di comunicazione in molti degli 8 Paesi che costituiscono la nostra “golden area” per vendite estere, come Stati Uniti, Canada, Spagna, Germania, UK, Francia, Svizzera e Austria, oltre a Belgio e Olanda. Su questo fronte partiranno delle campagne ad hoc tutte coordinate dal nostro confermato partner media Wavemaker, così come lo è Serviceplan per la creatività. A questo riguardo, per tutto l’anno e almeno fino alla primavera 2024 riproporremo lo spot girato da Giuseppe Tornatore sulle note musicali del brano “Gabriel’s Oboe” di Ennio Morricone, al quale potremo anche aggiungere codini dedicati a Milano Cortina2026».