Autore: Redazione
17/02/2022

Conic: mira a crescere nella consulenza, nella sostenibilità e nel content, lancia Bico e guarda a 3,5 milioni di euro di fatturato complessivo

Dopo aver raddoppiato il giro d’affari nel 2021, l’agenzia di Alberto De Martini, Francesco Nenna e Matteo Meneghetti offre ora al mercato con Michela Ballardini la prima “after cookies content agency”

Conic: mira a crescere nella consulenza, nella sostenibilità e nel content, lancia Bico e guarda a 3,5 milioni di euro di fatturato complessivo

Due anni fa, in questi giorni, Alberto De Martini, Francesco Nenna e Matteo Meneghetti annunciavano la nascita di un nuovo modello di agenzia, non più a forma di cerchio (360°) ma, appunto, di cono: solida in alto, per garantire al cliente una guida strategica sicura, continua e, naturalmente, data-driven (condizione resa possibile da uno stretto legame di partnership con dentsu), e fluida in basso, dove l’execution viene affidata a team di specialisti selezionati ad hoc, sulla base delle esigenze del cliente e dei touchpoint previsti dal piano. I risultati stanno dando ragione all’idea dei tre fondatori, così come li hanno commentati ieri preannunciando anche le novità per quest’anno. Conic ha chiuso infatti il secondo bilancio - come già anticipato da DailyMedia a metà gennaio - con un fatturato di poco inferiore ai 2  milioni, segnando una crescita del 100% rispetto all’anno del debutto, e con uno staff di 21 risorse. Nenna ha spiegato che lo sviluppo, interamente organico, è determinato da un ottimo andamento del new business che ha generato, nel 2021, dieci nuovi incarichi. I più recenti arrivano da tre aziende italiane leader nei rispettivi mercati: Beta (utensili), Club del Sole (vacanze all’aria aperta) e Harley & Dikkinson (riqualificazione degli immobili), mentre De Martini ha aggiunto che anche la tipologia degli incarichi conferma la validità del modello Conic. «I clienti vengono da noi per fondare o rifondare i loro brand – ha spiegato -. Sempre dal punto di vista della strategia narrativa e quasi sempre, come logica conseguenza, della brand architecture e dell’identità visiva».

Le novità

Ma è già tempo di nuove sfide. A questo proposito, Conic ha confermato che a giorni presenterà un nuovo “prodotto” consulenziale, costruito assieme a un partner di prestigio, nell’area della sostenibilità. Commenta Meneghetti: «Ce n’era bisogno. La sostenibilità si sta rivelando sempre più come un vero e proprio terreno di confronto e di competizione. Le aziende sanno di doversi misurare e lo vogliono fare, ma hanno ancora pochi riferimenti in termini di metodo e di visione». La notizia più importante è il lancio di una nuova società. In vista della scomparsa dei cookies dal repertorio-base delle strategie digital, specie in ambito programmatic, Conic ha deciso di lanciare la prima after cookies content agency. Il suo nome è Bico e la sua anima è Michela Ballardini, già head of content di Caffeina e da luglio CCO di Conic, che spiega: «La nuova era che è alle nostre porte può rivelarsi un’opportunità, a patto di cambiare il paradigma che ci ha guidati negli ultimi anni. La fine dei cookies ci impone di focalizzarci sui dati di prima parte. E il solo modo per generarli è realizzare contenuti rilevanti per i consumatori: così rilevanti da indurre le persone a raccontarci qualcosa di sé. In due parole, dati in cambio di qualità. Abbiamo lavorato con i nostri partner di dentsu, traducendo questo nuovo approccio in un modello operativo che si chiama Exchange Strategy. Il suo presupposto è l’apertura di un tavolo permanente a cui collaborano creativi, esperti del dato, di promozioni e crm».

Claim

Ventiquattro mesi di lavoro “sul campo” hanno permesso alla squadra Conic di percepire con chiarezza i propri punti di forza nei confronti dei competitor. Questa consapevolezza ha ispirato il nuovo positioning statement dell’agenzia: “la consulenza con dentro le idee”. Come ha spiegato ancora De Martini, «il nuovo claim nasce dall’esigenza di affermare la nostra unicità rispetto alle due tipologie di aziende con le quali ci troviamo a competere: da una parte le agenzie creative, dall’altra le società di consulenza. Nei confronti delle prime, Conic ha scelto di focalizzarsi maggiormente sugli aspetti strategici e, quindi, consulenziali. Rispetto alle seconde, possiamo vantare un’esperienza e una sensibilità in ambito creativo che ci consente di ispirare, guidare e coordinare senza difficoltà qualsiasi tipo di execution. Ed è questo che chiedono i clienti: una consulenza che non si fermi alle raccomandazioni di metodo e di processo, ma che riesca a prolungarsi fino alla visione e alla progettazione di nuove e più profonde esperienze del brand da parte di tutta la comunità dei suoi stakeholder». A fronte di queste novità, cui ne seguiranno altre frutto dello scouting in atto sul fronte dei business partner - in particolare per dar vita anche a una sigla per il content developement, area su cui ci sono già practice consolidate ma per la quale, a detta di De Martini,  serve un nuovo approccio metodologico in termini sia di contenuti che operativi  – i tre soci di Conic hanno dichiarato che l’obiettivo è di portare quest’anno il fatturato a 2.750.000 euro, che diventano 3.500.000 se bico raggiungerà il proprio di 750.000 euro. Di Bico infatti Conic controlla il 66%, con il 34% di Michela Ballardini. La strutturazione di Bico, dove già, tra gli altri, proveniente anch’egli da Caffeina, opera lato media Paolo Bestetti, e per la quale si sta rivelando fondativo il contributo di Daniele Frattini, Chief Data Strategy Officer di dentsu Italia, porterà Conic nell’insieme a raggiungere il numero complessivo di 30 talenti.