Tra le nuvole con l’AI: Cloudia Research vola a sostegno della piccola media impresa
La società, attiva nel settore della trasformazione digitale con un’offerta specializzata in ambito cloud, AI e ERP, si racconta attraverso le parole dello chief growth officer Corrado Corsini

Corrado Corsini
Piccole medie imprese, il vero tessuto dell’imprenditoria nazionale, strutture che sempre più sposano l’innovazione; in loro ‘soccorso’ ecco giungere Cloudia Research, società attiva nel settore della trasformazione digitale con un’offerta specializzata in ambito cloud, AI e ERP (enterprise resource planning), quotata su Euronext Growth Milan e, recentemente, protagonista annunciata del progetto Heasy (reproductive HEAlth, biosensors and computer vision to conserve and protect the marine ecoSYstems), un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma NextGenerationEU: quando l’intelligenza artificiale protegge gli ecosistemi marini... Ma Cloudia Reasearch si muove, e tanto, anche sulla terra ferma: ne parliamo con Corrado Corsini, chief growth officer di Cloudia Research (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).
Quando nasce Cloudia e con quali obiettivi?
«Siamo giovani ma con una storia già intensa. La nostra è una società innovativa che può contare su una offerta di servizi IT e cloud necessaria per avviare e concretizzare la trasformazione digitale delle piccole medie imprese; in più implementiamo di tutti i prodotti targati Microsoft in ambito ESP e CRM. Nasciamo nel 2016, con headquarter a Milano e iniziamo il percorso con l’implementazione del prodotto Finance Operation di Microsoft. Proseguiamo ed espandiamo l’operato su tutta la suite targata Microsoft. Nel 2021 apriamo la sede di Messina, che può contare su 50 addetti, e con essa attiviamo l’academy per scoprire giovani talenti. Nel 2022 ci strutturiamo ancora di più nel campo dell’AI. Nel 2023 ci quotiamo in Borsa e facciamo un rebranding. Nel 2024 attuiamo il primo passo del piano industriale pre-quotazione ossia l’apertura della sede a Valencia. Oggi siamo 120 dipendenti, 60 a Milano, 50 a Messina e una decina a Valencia».
In quali settori operate?
«Operiamo in molte industry, il tema dell’AI è molto cross anche nell’ambito della ricerca e dello sviluppo. Operiamo nel manifacturing, lavoriamo nell’ambito delle costruzioni, del retail, nei servizi IT, nel legal, nelle utilities. Allargheremo la copertura anche nell’healthcare, nel food, nel PA, nel luxury. Sul fronte AI, abbiamo creato due macro aree, la prima delle quali è incentrata sui temi dell’inclusività e della sostenibilità (e per la quale parteciperemo all’evento ‘AI for Inclusion’ patrocinato dalle Nazioni Unite che si terrà a luglio a Ginevra), con l’obiettivo di ridurre le barriere della comunicazione (si pensi alle persone affette da sordità); ci troviamo così a operare in settori dove l’interscambio comunicativo rappresenta la base».
Cloudia e il mercato italiano: quali sono i limiti e quali le opportunità?
«Nel “nostro” mercato italiano non vediamo limiti di mercato, ma un macro contesto economico che sta dando risposte importanti, una ripresa sostanziale rispetto a qualche mese fa. Il tessuto delle PMI ha ripreso a investire, anche con visioni internazionali. L’AI fa ripartire investimenti e lavoro. Osserviamo aziende che investono in tech a 360° e qualcuna di esse che stanno riprendendo. Con l’AI si parla di pura efficienza, con l’AI automatizzi i processi, ma anche di efficacia dei processi, sia strategici sia organizzativi. Il mercato risponde molto bene anche nel centro sud Italia dove le PMI sono molto attive e con voglia di emergere. Lavoriamo soprattutto con il privato, al momento e ci muoviamo anche in situazioni internazionali, abbiamo già implementato progetti in Inghilterra, Germania e Polonia. Con la sede a Valencia siamo attivi in Spagna e Portogallo e nel piano industriale è prevista l’espansione in altri due Paesi tra la fine del 2025 e il primo semestre del 2026; siamo molto concentrati sul centro nord Europa».
Cosa vi attendete per il 2025?
«Un’ulteriore accelerazione sul tema AI. Abbiamo appena avviato un progetto con la Spagna “AI For Semplify”, per facilitare la vita e la lettura di documenti a chi è affetto da Sindrome di Down, qualcosa di diverso dal classico ChatGPT. Ci muoveremo sempre più sul fronte ERP e CRM. Copriremo temi molto diversi con l’intelligenza artificiale: marino, sanità, pharma e ricerca e sviluppo».