Cimbali: a +35% il budget comunicazione nel 2023 e replica la sponsorship del Giro d’Italia
L’azienda punta sul digitale senza dimenticare la stampa. I social, gestiti da Intarget, “aprono” al mercato cinese. La collaborazione con Word Bicyle Relief e la community Strava
Il team di Cimbali Group
Un caffè che profuma di tante novità. Nuova ragione sociale, nuovo logo, quattro nuovi siti e nuovi prodotti, in una operazione di rebranding all’insegna dell’innovazione sostenibile, ma anche delle sponsorizzazioni (Il Giro d’Italia) e dell’apertura di una nuova promettente frontiera sui social network cinesi. Così si è presentata la nuova Cimbali Group nei colorati stand del palcoscenico di Host 2023, fiera internazionale del settore Ho.re.ca. negli spazi della Fiera di Milano-Rho. A presentare le novità del gruppo, leader mondiale nelle macchine da caffé, c’erano Enrico Bracesco, Group Managing Director, Marta Kokosar, Group Communications and Sustainability Director, Andrea Clerici, Group Business Director e Maurizio Tursini, Chief Product Marketing and Solutions officer. #TheNewEraofCimbaliGroup il concept che guida il visitatore alla scoperta del corporate rebranding della nuova Cimbali Group. I colori del nuovo logo sono in ottanio e rame come simboli delle meccaniche calde e fredde.
220 milioni di fatturato 2022
Con i brand LaCimbali, Faema, Slayer, Keber e Casadio, Cimbali Group ha chiuso il 2022 con 220 milioni di euro di fatturato e chiuderà il 2023 con una crescita del 10%. E il 5% del fatturato viene reinvestito in innovazione, ricerca, digitalizzazione e sostenibilità (in arrivo quest’anno il secondo rapporto di sostenibilità dell’azienda). Fortemente in crescita, nel 2023, soprattutto gli investimenti in comunicazione e marketing (compreso il rebranding) che fanno un balzo di +35% rispetto al budget del 2022. La pianificazione prevalente (in collaborazione con Omnicom) è sul digitale senza però dimenticare la stampa (niente televisione e niente radio). Mentre la gestione dei social è affidata a Intarget. La Cina - con l’utilizzo di social come WeChat, simile al nostro WhatsApp o Douyin equivalente al nostro TikTok - sta diventando una vera e propria rivelazione. In Italia Cimbali Group è presente sul digitale con alcune piattaforme proprietarie e siti sia di prodotto sia corporate. Oltre al classico Facebook in particolare su Instagram si punta a mettere in evidenza il design dei prodotti mentre, in occasione di Host 2021, sono state aperte due piattaforme di ecommerce dedicate al B2C. Ma è soprattutto LinkedIn a dare grande soddisfazione.
Dopo 50 anni si torna al “Giro”
“C’è poi il progetto della sponsorizazione del Giro d’Italia - ricorda Marta Kokosar, responsabile della comunicazione -. L’abbiamo fatto lo scorso anno e lo faremo anche l’anno prossimo. Così, dopo 50 anni siamo tornati al Giro con il nostro brand Faema, quello che, con Eddy Merckx era anche la squadra più vincente di sempre. Ora come sponsor siamo attivi in tutti i villaggi di partenza e di arrivo. La novità è che ora abbiamo legato questa sponsorizzazione a una associazione che si chiama World Bicyle Relief che porta biciclette nei Paesi in via di sviluppo che svolgono attività rurali. Molte di queste comunità ad esempio il Burundi, il Kenia, la Tanzania, l’Etiopia, sono anche Paesi produttori di caffè. Quindi si tratta anche di una restituzione. Portiamo bici ai bambini per andare a scuola ma anche bici cargo per movimentare le merci oppure ancora bici-ambulanza per trasportare pazienti. Abbiamo iniziato questa attività lo scorso anno in contemporanea alla sponsorizzazione del Giro. Stiamo lavorando benissimo anche con un social media che si chiama Strava, che è la più grande community al mondo di sportivi - segnala Marta Kokosar - Con loro abbiamo lanciato una sfida con il nostro club Faema: a ogni chilometro pedalato scatta una donazione a Word Bicyle Relief. All’inizio si pensava di fare 130mila chilometri in 2 settimane con 5 mila ciclisti. Bene, nelle sole prime 16 ore abbiamo raggiunto un dato straordinario: 7 milioni di chilometri”. L’azienda comunque racconta non solo i suoi brand commerciali ma anche quelli culturali. L’offerta del gruppo comprende infatti anche il Mumac, il Museo della macchina per caffè inaugurato a Binasco (Mi) undici anni fa in occasione del centenario dell’azienda e la Mumac Academy, il centro di formazione di Cimbali Group.
La sostenibilità
In crescendo infine l’impegno del gruppo in materia di sostenibilità. “La nuova LaCimbali M40 è realizzato con materiale riciclabile al 94% - tiene a sottolineare il Group Managing Director, Enrico Bracesco - Nel 2022 abbiamo generato poco più di 9 mila ore di formazione e, sul fronte delle risorse umane, abbiamo assunto più di 50 persone svantaggiate. Un terzo del nostro personale è donna”. Il gruppo vanta 900 persone tra dipendenti e collaboratori. L’Italia pesa per il 15%, contro il 40% del resto d’Europa e il 45% del mondo.
L’acquisizione della svizzera Vassalli
E a proposito di internazionalizzazione proprio lo scorso 2 ottobre Cimbali Group ha perfezionato l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Vassalli Service AG, già distributore dei brand di Cimbali Group nel territorio svizzero da oltre 60 anni. Vassalli Service AG conta oggi 58 dipendenti in totale e vanta uffici con showroom, laboratori certificati di training con un’accademia del caffè a Zurigo e Losanna. Con essa salgono a 12 le filiali all’estero del Gruppo che si aggiungono ai 4 stabilimenti produttivi presenti sul territorio italiano e allo stabilimento, dedicato alla produzione di Slayer, negli Stati Uniti.