Autore: Redazione
23/05/2019

Cassa Depositi e Prestiti allarga la propria mission, e prepara la sua prima adv istituzionale con gara creativa tra McCann, Leo Burnett e TBWA e media per un budget di oltre 5 milioni

La società controllata dal MEF e di cui sono Presidente Massimo Tononi e A.D. – D.G. Fabrizio Palermo vuole affermare il ruolo sempre più centrale che riveste nello sviluppo economico del Paese anche con una campagna corporate che dovrebbe coinvolgere tv e stampa

Cassa Depositi e Prestiti allarga la propria mission, e prepara la sua prima adv istituzionale con gara creativa tra McCann, Leo Burnett e TBWA e media per un budget di oltre 5 milioni

Non più tardi di qualche settimana fa, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva detto che “lo sviluppo futuro dell'Italia, almeno dal punto di vista economico e industriale, è legato a doppio filo alle sue mosse e alle scelte strategiche”. E si riferiva al “braccio finanziario” del Ministero dell'Economia e delle Finanze , ovvero la Cassa Depositi e Prestiti, che il MEF controlla all’83% circa, con le Fondazioni bancarie poco sotto il 16%. A sua volta, il Gruppo di cui sono Presidente Massimo Tononi e A.D. e D.G. Fabrizio Palermo partecipa, con quote tra il 25 e il 30%, in società quotate come ENI, Poste Italiane, Terna, Snam e Italgas, e del 10% circa TIM, oltre a controllare con oltre il 71% Fincantieri. Nell’ultimo periodo, per altro, ha varato un robusto piano di sostegno all'economia nazionale e alle imprese, in particolare le pmi.

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Massimo Tononi

È insomma un ente pubblico che opera però con un approccio quasi da merchant banck, con volumi che la permettono di rappresentare la terza istituzione bancaria italiana dopo Unicredit e Intesa Sanpaolo, con un patrimonio economico e finanziario che si aggira intorno ai 230-250 miliardi di euro – oltre a decine di miliardi in obbligazioni e alla totalità delle azioni SACE – destinati sostanzialmente alla crescita economica del Paese. Tra i suoi principali compiti e funzioni, ci sono quelli di sostenere la cooperazione internazionale, catalizzare lo sviluppo delle infrastrutture del Paese, supportare le imprese italiane favorendone innovazione e crescita, promuovere l’export e l’internazionalizzazione, contribuire allo sviluppo del mercato immobiliare, finanziare gli investimenti pubblici e sostenere e promuovere lo sviluppo sociale.

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Fabrizio Palermo
Le attività per il territorio

Proprio in questi giorni, è stata inaugurata a Verona la prima delle nuove sedi territoriali di CDP, nell’ambito del più ampio progetto finalizzato a rafforzare la sua capacità d’intervento nel Paese, come delineato dal Piano Industriale 2019–2021. Con l’avvio del nuovo modello operativo, CDP pone al centro della propria attività lo sviluppo sostenibile dei territori, come volano della crescita del sistema Paese, attraverso il supporto alle imprese e tramite un rinnovato sostegno agli enti territoriali.

L’attività viene ridisegnata in funzione delle esigenze delle comunità locali, con un vero e proprio cambio di passo rispetto al passato: le nuove sedi – punto di accesso unico all’offerta del Gruppo CDP - andranno a costituire una rete integrata a livello nazionale, con un significativo incremento di professionisti dedicati. Il sostanziale rafforzamento della presenza territoriale consentirà inoltre di valorizzare le sinergie con i partner bancari e le istituzionali locali. Le nuove sedi saranno inoltre un luogo di confronto con tutti gli stakeholder locali per realizzare prodotti sempre più adeguati alle esigenze del territorio. A tal fine, le sedi saranno dotate di spazi polifunzionali che potranno ospitare seminari e incontri.

Dopo Verona, il Piano prevede entro l’anno aperture anche a Genova, Napoli, Firenze, Palermo, Bari e Torino. Le nuove sedi porteranno alle imprese sul territorio tutti i prodotti e i servizi del Gruppo CDP, che punta a supportare 60.000 aziende nei prossimi tre anni, mobilitando risorse proprie per oltre 80 miliardi di euro. Rispetto al passato, la presenza territoriale faciliterà inoltre una maggiore proattività, per poter mettere a disposizione del sistema produttivo le migliori soluzioni a supporto delle imprese, grazie all’attività del Polo dell’Export SACE SIMEST, già presente sul territorio. Rispetto al passato, CDP – che prevede di mobilitare 25 miliardi di euro di risorse proprie nel triennio 2019–2021 a favore di Infrastrutture e Pubblica Amministrazione - punta a intervenire direttamente sul territorio per accelerare lo sviluppo delle opere infrastrutturali. Inoltre, con i Piani Città, CDP intende sostenere la riqualificazione delle aree urbane, la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e la realizzazione di progetti di edilizia sociale, oltre alla promozione del turismo, dell’arte e della cultura locali. Con TIM, invece, sta confrontandosi a proposito delle possibili evoluzioni su Open Fiber, di cui CDP controlla il 50% insieme a Enel.

La comunicazione

Per tutte queste ragioni e far conoscere pubblicamente il proprio nuovo posizionamento, CDP ha ora deciso anche di varare la sua prima campagna istituzionale, che dovrebbe apparire in tv e stampa a breve con, relativo e importante, investimento. Per la creatività è in corso la gara alla quale, secondo quanto risulta a DailyMedia, sono state invitate Leo Burnett, TBWA\Italia e McCann. Analogo discorso per il planning, con una serie di centrali dei principali Gruppi media impegnati nel pitch per conquistare un budget stimabile in oltre 5 milioni di euro.