Greenpeace con Cookies & Partners per la nuova campagna globale
L’obiettivo dell’operazione, veicolata sui social, è esercitare pressione sulle aziende contro l’inquinamento da plastica
Con il suo nuovo report Greenpeace rivela che le grandi multinazionali degli alimenti e delle bevande, con i loro prodotti confezionati per lo più in plastica monouso, sono le vere responsabili della grave crisi ambientale dell’inquinamento da plastica, perché promuovono uno stile di vita e di consumo basato sull’usa e getta e non propongono nessuna alternativa, se non chiedere ai consumatori di riciclare. Riciclare però non basta, anzi. Il report diffuso ieri da Greenpeace “A Crisis of Convenience: The corporations behind the plastics pollution pandemic”, rivela, tra le altre cose, che solo il 9% di tutta la plastica prodotta a livello globale è stata correttamente riciclata, mentre il resto è stato bruciato o disperso nell’ambiente, inquinando il suolo, l’aria e i mari. Se le multinazionali non invertiranno subito la rotta, l’inquinamento è destinato a peggiorare.
Film dell’orrore
È un film dell’orrore che non vorremmo mai diventasse realtà. Di qui il trailer di questo “film” realizzato da Cookies & Partners e Greenpeace per lanciare il report, e che sarà distribuito a livello globale tra i 55 paesi in cui l’organizzazione ambientalista è presente. “Essere nuovamente al fianco di Greenpeace, questa volta con una sfida globale, è per noi un grande onore. Speriamo che i marchi cui il report si rivolge rispondano alla chiamata di Greenpeace e liberino il mondo dalla plastica”, spiega l’agenzia. Insieme al video è stato realizzato un piano editoriale sempre global per invitare a firmare la petizione: greenpeace.org/breakfreefromplastic.