Autore: Redazione
20/02/2019

Dolce&Gabbana torna alla carta stampata con 7 fotografi che interpretano la P/E del brand

Bruce Gilden, Alex Majoli, Alessandro e Luca Morelli, Branislav Simoncik, Franco Pagetti, Angelo Pennetta e Giuseppe Tornatore: i nomi degli artisti che compaiono già questo mese in 14 pagine consecutive su Vogue

Dolce&Gabbana torna alla carta stampata con 7 fotografi che interpretano la P/E del brand

Uno degli scatti di Giuseppe Tornatore

Per la campagna pubblicitaria Primavera Estate 2019, Dolce&Gabbana torna alla carta stampata e ai migliori magazine. Il brand di alta moda siciliano ha chiesto a sette fotografi di interpretare il proprio mondo. Lo ha spiegato lo stesso Stefano Gabbana a Vogue.it: “L’idea è di chiedere non a uno, bensì a sette fotografi di interpretare in piena libertà il dna della casa di moda e la collezione di questa stagione. Con un casting che include personaggi iconici fianco a fianco a volti nuovi”. Ecco quindi come nascono gli scatti di Bruce Gilden, Alex Majoli, Alessandro e Luca Morelli, Branislav Simoncik, Franco Pagetti, Angelo Pennetta e Giuseppe Tornatore. La campagna è stata “pensata per la carta stampata, per le migliori riviste, per le testate che amiamo e a cui teniamo di più”, dichiara Stefano Gabbana sulle pagine dell’ultimo numero di Vogue Italia. Dove, a conferma della nuova strategia di comunicazione, la griffe ha acquistato ben 14 pagine consecutive di pubblicità (due per ogni fotografo).
Potere alla stampa!
Dopo aver cavalcato l’onda della comunicazione veicolata attraverso blogger, influencer e celebrity digitali, il duo di stilisti fa marcia indietro e rivaluta nostalgicamente l’importanza della stampa tradizionale. Negli ultimi anni, la griffe ha assoldato numerosi influencer in veste di modelli sia per le sfilate sia per le campagne adv, dall’americano Cameron Dallas (oltre 21 milioni di Instagram follower) all’italiano Mariano Di Vaio (oltre 6 milioni), peraltro entrambi presenti anche negli scatti della campagna P/E 2019. Spesso il marchio ha inoltre coniato hashtag ad hoc ispirati alla location degli scatti, da #DGPalermo a #DGRoma.
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La direzione opposta
“Utilizzare i media tradizionali in modo ancor più massiccio che in passato: ecco l’idea – spiega ancora Gabbana sulle pagine del mensile di Condé Nast -. Credo che nessun altro stia facendo qualcosa di simile. In un mondo sempre più globalizzato, esprimere la nostra unicità è diventato sempre più importante. Spiegare la nostra identità in questo modo è possibile solo attraverso la carta stampata: sfogliando le pagine di un giornale, a una a una, il punto di vista di ciascun fotografo si riconosce chiaramente, a colpo d’occhio. Se avessimo fatto un post, o lanciato una campagna digitale non sarebbe stata la stessa cosa. Per noi questo è il momento di tornare ai magazine, e anche ai giornali, di andare nella direzione opposta rispetto agli altri. Siamo un’azienda del lusso ed esprimiamo il nostro valore attraverso un punto di vista unico. Nel 2019 la stessa cosa vale per i magazine. Mentre tutti sono sullo smartphone, comprare la carta stampata potrebbe sembrare un lusso. In realtà se ne ricava un punto di vista unico, preparato con cura e tempo. Per me è il momento del grande ritorno delle riviste: potere alla stampa!”.