Corepla, con Isobar per la creatività e il “sistema” del Corriere della Sera come media partner, lancia la campagna #ecologiadellinformazione
Il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica si allea al quotidiano di RCS e ai suoi allegati per stimolare la riflessione anche sull’eco-sistema informativo, e affida la comunicazione alla sigla digitale di Dentsu Aegis Network, con cui già collabora per il planning
Corepla - Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica, è tornato in comunicazione da ieri con un’originale campagna social - veicolata dai suoi canali Facebook, Twitter e YouTube - e stampa, per la quale ha scelto come media partner il Corriere della Sera e il suo “sistema”, che verrà coinvolto per tutto il mese di agosto, per sostenere un'informazione libera da parzialità, corretta e completa, e adeguata alla complessità - che è anche la sua enorme ricchezza - del materiale plastica. Il Consorzio lavora usualmente con JWT ma, per questa iniziativa, la creatività è stata affidata a Isobar, l’agenzia digital di Dentsu Aegis Network cui fa capo Vizeum, che è il consolidato partner media del Corepla stesso. La campagna #ecologiadellinformazione simula la strategia digitale del click bait: un titolo cubitale sugli aspetti negativi e un sottotitolo, che grafitica chi sa approfondire ed evidenzia gli aspetti positivi. Entrambi sono veri. Entrambi vanno tenuti in considerazione, in un vero eco-sistema delle informazioni. Anche quest’ultimo aspetto ha indotto il Corsera a sostenere il tema sul quotidiano e anche sugli altri mezzi del suo ”sistema”, come mostra già 7 in edicola da ieri, che ha dedicato la cover all’inchiesta “Chi ci salva dalla plastica?”. Il claim “La plastica, troppo preziosa per diventare un rifiuto” diventa sollecitazione a un’“ecologia dell’informazione, troppo preziosa per opporle un rifiuto”. Per questo, la campagna si chiude con un morphing in computer grafica: una bottiglia riciclata diventa un cervello, a sottolineare la necessità di fare della plastica un uso responsabile.