Autore: Redazione
06/12/2016

Buzzoole: il futuro del marketing è rivolto al consumer-to-consumer

L’intervista a Gianluca Perrelli, managing director Buzzoole Italia che, in occasione di IAB Forum 2016, ha presentato un workshop dal titolo: “Scelte individuali e influenza sociale. Il ruolo dell’Influencer Marketing nei processi d’acquisto”. I dati emersi durante l’esposizione all’evento.

Buzzoole: il futuro del marketing è rivolto al consumer-to-consumer

Buzzoole, la piattaforma di Influencer Marketing in grado di connettere i brand ai giusti influencer della rete grazie all’utilizzo dei big-data, è stata una delle aziende protagoniste di Iab Forum 2016. Gianluca Perrelli, managing director Buzzoole Italia e Michele Costabile, direttore del Centro di Ricerca X.ITE all’Università LUISS Guido Carli, hanno presentato un workshop dal titolo: “Scelte individuali e influenza sociale. Il ruolo dell’Influencer Marketing nei processi d’acquisto”.

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Gianluca Perrelli

Chiave di lettura

Ripercorrendo la storia e l’evoluzione delle principali teorie della psicologia sociale - che vedono i comportamenti come variabili dipendenti da persone e ambiente (Kurt Lewin, 1951) e passando per i concetti di distintività e appartenenza nei gruppi sociali (Social Identity Theory, Henri Tajfel), i due esperti hanno spiegato come la diffusione dell’Influencer Marketing sia una naturale evoluzione del passaparola abilitato dalla tecnologia.  “L’idea nasce dall’intenzione di dare una chiave di lettura un po’ più strategica rispetto agli interventi che solitamente vengono presentati durante questo tipo di manifestazioni. Ci piacerebbe alzare un po’ il livello della discussione e superare gli aspetti tipicamente più tattici sul tema dell’influencer marketing che, di solito, si limitano al confronto sulla scelta della piattaforma, degli influencer da coinvolgere e il loro ingaggio. L’influencer marketing è sempre esistito. La psicologia sociale, l’influenza sociale, che sono le basi dell’influencer marketing, ci sono da sempre. Un tempo si chiamava passaparola ma oggi, grazie alla tecnologia digitale e a internet, che ne garantiscono tracciabilità e misurabilità, è diventato più potente ed efficace ”, spiega Gianluca Perrelli, incontrato da DailyNet proprio in occasione di IAB Forum 2016.

Il consumer to consumer è il futuro

Il C2C diventerà sempre più il mainstream marketing da presidiare. Questa una delle più importanti riflessioni emerse durate il workshop. Se Google Trends annovera l’Influencer Marketing tra i fenomeni “breakout”, il Consumer-to-Consumer è l’evoluzione su cui concentrare le proprie strategie, anche attraverso strumenti data-driven, pena la marginalizzazione dei brand. Infatti, in uno scenario dove tracciabilità e misurabilità dei fenomeni sociali sono sempre più importanti e alla portata di tutti grazie alla diffusione dei social media, c’è massima attenzione per la comunicazione many-to-many, abilitata dalla tecnologia. Inoltre, i mercati sono sempre più rappresentati su una scala intermedia fra l’anonimo target fatto di “personas” e i singoli clienti iperprofilati del one-to-one marketing.

Ottenere modelli di successo

“Gli ingredienti per costruire una campagna di influencer marketing di successo non riguardano soltanto gli aspetti operativi come la scelta del partner o la scelta dell’influencer con più o meno follower. Si parte invece da più lontano, ossia dal capire quali sono fondamentalmente i meccanismi mentali e psicosociali che determinano l’influenza sociale perché solo tenendo conto di questi si possono ottenere modelli di successo”, continua Perrelli. In un mercato caratterizzato da un aumento crescente dell’offerta, i consumatori hanno sempre più bisogno di iniezioni di fiducia per finalizzare i propri comportamenti di acquisto, in molti casi rappresentati da recensioni, commenti e conversazioni. Fenomeni confermati da alcuni dati di scenario che riguardano il consumo digitale su scala globale:

  •  il 35% dei consumatori consulta blog e forum prima di effettuare i propri acquisti (fonte BCG);
  •  ogni giorno avvengono 3,4 miliardi di conversazioni su prodotti e marche (fonte Keller Fay Group);
  •  il 92% dei consumatori si lascia influenzare principalmente dalle raccomandazioni di amici e familiari (fonte Nielsen).
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Gianluca Perrelli

Studiare le reti di influenza

“Del resto con oltre 7 miliardi tra persone e oggetti connessi a fine 2016, che diventeranno 50 miliardi nel 2020 e, si stima, 1.000 miliardi nel 2030, circoleranno sempre più contenuti e sempre più velocemente, per questo il marketing C2C crescerà esponenzialmente”, aggiunge  Michele Costabile. È necessario, quindi, studiare a fondo le reti di influenza e la dinamica di diffusione dei contenuti nelle diverse “cerchie” delle reti sociali e professionali che costituiscono i mercati di riferimento. A tal fine i modelli di analisi reticolari e le loro variabili strutturali diventano critiche per orientarsi nel marketing Consumer-to-Consumer.

Individuare e coinvolgere gli influencer

“Sono tipicamente due i meccanismi che determinano l’influenza sociale: il bisogno di distintività, che spinge al desiderio di emergere come individuo, e il bisogno di appartenenza a un gruppo, che alimenta il desiderio di sentirsi accettati. Questi due bisogni sociali interagiscono continuamente e sono elementi che condizionano le persone anche quando si apprestano a fare acquisti. Grazie ai nostri algoritmi oggi siamo in grado di individuare e coinvolgere gli ‘influencer’ della rete più adatti a impattare sulle emozioni o i comportamenti di acquisto delle rispettive community - ha concluso Gianluca Perrelli. “Collaboriamo con oltre 350 tra brand nazionali e internazionali, indipendentemente dalle industry di riferimento, ma siamo consapevoli di essere ancora alle origini di questi nuovi fenomeni e ci aspettiamo nuovi cambiamenti di scenario, già in atto con l’emergere, ad esempio, delle tecnologie predittive e delle analisi reticolari”.