Autore: Redazione
08/02/2016

Benetton: melting pot high tech nella campagna per la capsule “Carnival”; il budget fa parte dei 10 mln di euro stanziati per “A Collection Of Us”

Il Gruppo lancia la terza collezione di un progetto dedicato al ruolo delle donne nella costruzione di un futuro migliore del pianeta con un piano di comunicazione sviluppato da 180 Amsterdam e pianificato da MEC sulla stampa e internet

Benetton: melting pot high tech nella campagna per la capsule “Carnival”; il budget fa parte dei 10 mln di euro stanziati per “A Collection Of Us”

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Come da programma, dopo quelle di ottobre e dicembre 2015, United Colors of Benetton lancia in questi giorni, con relativa campagna a sostegno, la terza delle quattro capsule di “A Collection Of Us”, dedicata al ruolo delle donne nella costruzione di un futuro migliore per il mondo in cui viviamo. Le mini-collezioni hanno tutte come assi portanti la maglieria, il colore e l’innovazione. Heritage, technique, color, performance: ciascuna delle capsule rilancia un elemento centrale dell’identità del marchio, reinterpretato e investito di significati dinamici e contemporanei. Il progetto fa quindi parte del confermato impegno sociale del Gruppo trevigiano che, per i prossimi anni, ha deciso di concentrare la propria strategia di sostenibilità proprio sulle donne, al fine di garantire loro mezzi adeguati per una vita dignitosa e la piena partecipazione in tutti i settori dell’economia. Impegno che si articola nel “Benetton Women Empowerment Program”, attraverso cui l’azienda supporterà una serie di progetti e iniziative destinati a raggiungere obiettivi importantissimi per le donne, sulla base di quelli di “sviluppo sostenibile” delle Nazioni Unite per il 2030. La nuova capsule si chiama “Carnival“ e rappresenta una celebrazione appunto del colore in tutte le sue tonalità, di pari passo con quella di una società globale e in continuo cambiamento. Per l’occasione, viene lanciata la campagna “Face of the City”, che prende spunto da una ricerca condotta per capire quale sia il mix etnico di varie capitali e importanti città. Per esempio, gli asiatici sono il gruppo etnico più numeroso a Londra dopo i bianchi. A Milano, filippini ed egiziani sono le comunità straniere più numerose. Metà della popolazione di New York è nera o latina. Solo il 5% degli stranieri a Parigi viene dall’Africa. Forte di questi risultati, è stato fotografato un gruppo di donne i cui volti potessero rappresentare l’eterogeneità di razze e culture presente in ciascuna metropoli. Quindi, tutti i ritratti sono stati combinati grazie a un algoritmo complesso, capace di garantire che ogni gruppo etnico fosse proporzionalmente rappresentato attraverso il colore della pelle, la forma di occhi, naso e volto, e il tipo e il colore dei capelli. In pratica, il volto di ogni modella è un’elaborazione in parte analogica in parte digitale di tutte le facce che si possono trovare nelle sei capitali mondiali della moda. Il volto risultante per ogni città è stato inserito nell’immagine finale, per dar vita all’abitante ideale di ogni capitale. Tutte insieme, le sei facce sono come ritratti provenienti da un mondo il cui il melting pot, acclamato in trent’anni di comunicazione Benetton, è finalmente diventato la norma. Creatività e planning sono sempre di 180 Amsterdam e MEC, che gestisce complessivamente, per questa iniziativa, un budget globale di oltre 10 milioni di euro, metà dei quali destinati alla stampa e metà all’online, a conferma dell’approccio digital centric che caratterizza ormai in modo consolidato le attività di comunicazione del Gruppo. Tant’è che, per la quarta capsule, attesa per aprile, è allo studio un’operazione di nuova generazione.