Autore: Redazione
20/05/2021

Bello e possibile: Hoopygang presenta HoS che unisce influencer e performance marketing

Una soluzione, sperimentata nuovamente con successo in occasione del lancio della nuova campagna Barò Cosmetics, che permette di lavorare sulla parte bassa del funnel e soddisfare KPI come sales e lead. Ne abbiamo parlato con il CEO Simone Pepino

Bello e possibile: Hoopygang presenta HoS che unisce influencer e performance marketing

Simone Pepino

Hai un seguito invidiabile, lo mostri orgoglioso e anzi ti pavoneggi senza remore. Ma poi, il tuo essere influencer con uno stuolo di fan che non si vedeva dai tempi di Fedez, ossia dall’altro giorno, almeno così si dice, alla prova dei fatti, e non delle chiacchiere, potrebbe mostrare qualche crepa sul fronte delle verifiche numeriche che, come si sa, non mentono mai, forse… Ma atteniamoci alla calcolatrice che, tra un pigiare e l’altro richiama, come il genio della lampada, la parola performance. A esaudire i nostri desideri, ma senza turbante di ordinanza ci pensa Hoopygang, Influencer Management Platform & Creative Company, che presenta HoS, metodologia che unisce influencer e performance marketing, un nome breve e quindi indimenticabile, quasi una variazione pubblicitaria dello Chanel N° 5, non a caso visto che l’azienda ha deciso di proporlo per la nuova campagna di Barò Cosmetics. Un soluzione, HoS, che permette di lavorare sulla parte bassa del funnel e soddisfare KPI come sales e lead. Un sistema che, per prima, l’agenzia ha applicato in Italia declinandolo in tutte le fasi di un’attività di comunicazione, dallo scouting sino alla misurazione e all’analisi dei risultati. Abbiamo approfondito l’argomento con il CEO della piattaforma Simone Pepino.

Cos’è il sistema HoS e quali vantaggi offre?

«Hoopygang on Steroids è una metodologia che per primi abbiamo applicato in Italia e che fonde l’influencer marketing con il mondo della performance. In passato, infatti, l’influencer marketing era strettamente legato a vanity metric e parametri difficilmente confrontabili con gli altri elementi del media mix, causando un comprensibile problema di posizionamento. Attraverso questo approccio, oggi è possibile associare la singola campagna a indicatori più vicini all’obiettivo finale del cliente, nella maggior parte dei casi vendita o lead. In questo modo siamo in grado di gestire coerentemente tutto l’arco del funnel e slegarci dalla sola awareness».

Quali sono le principali caratteristiche del sistema HoS?

«HoS è incentrato sull’obiettivo. Grazie a contenuti realizzati appositamente per incrementare i risultati senza perdere la personalità di ogni influencer e attraverso tecniche per massimizzare la distribuzione ed efficacia, riusciamo a raggiungere KPI evoluti. Questo ci permette di sdoganare l'influencer marketing dall'upper funnel tipico della brand awareness, e scendere sempre più in basso, a ridosso di sales e lead. Un’altra peculiarità è il fatto che le sponsorizzazioni vengono erogate attraverso il profilo degli influencer e non dal cliente, con risultati fino a venti volte superiori in termini di conversioni».

Per quale tipologia di campagne viene applicato?

«Per qualunque campagna in cui sia possibile misurare i risultati. Dai KPI più tipici dell’influencer marketing come reach, impression, ots ed engagement fino ad altri connessi al mondo delle performance, per esempio click lead purchase o installation. Generalmente HoS viene attivato per le campagne a performance, agendo appunto sulla parte bassa del funnel. Da questo approccio sono nate varie collaborazioni con i clienti, con budget prefissato ma anche completamente o parzialmente dipendenti dagli obiettivi raggiunti». 

Ci spiega com’è stata declinata la campagna con Barò?

«Una campagna a performance orientata a stimolare alcune speciali promozioni del brand. Hoppygang si è servita di HoS sin dalla fase di scouting, selezionando il corretto target di influencer in relazione alla follower base. In totale, sono stati coinvolti 65 talent, in linea con i valori del marchio e attivi nelle aree beauty, cosmesi, moda e lifestyle, puntando su micro-influencer nella fascia 20.000-50.000 follower per colpire in modo efficace il focus target femminile di 20-45enni. Ciò ha permesso di aumentare la reach e ridurre i costi connessi all’utilizzo di celebrity con fanbase più ampie. I contenuti dell’adv, declinati in modo originale da ciascun talent con post, story e video su Instagram, Facebook, TikTok e Twitch, sono stati amplificati con attività di advertising sui profili dei vari influencer, raggiungendo 5,5 milioni di utenti unici per 60 milioni di impression erogate. La campagna ha anche ottenuto circa 1 milione di accessi alla landing page e un CTR medio superiore all’1,5% per oltre 10.000 post condivisi».

Per concludere, è quindi la commistione con il performance a rappresentare il futuro dell’influencer marketing?

«Ogni campagna risponde a diversi obiettivi e non è detto che il focus sia sempre attorno alla performance. Oggi si investono molti soldi in influencer marketing ed è però necessario rispondere con metriche certe, misurabili e con risultati tangibili. L'approccio "PR" non è più sostenibile perché i clienti giustamente sono sempre più esigenti, HoS cerca di rispondere proprio a questa necessità».