Sono i beacon la prossima frontiera del proximity marketing
Il ceo di Aries Tech, software house milanese, illustra potenzialità di questa tecnologia in espansione, soprattutto negli Stati Uniti dove sono 4,5 milioni i Beacon in uso di cui 3/4 nel retail

I beacon offrono una shopping experience nuova, che non obbliga l’utente a effettuare ricerche o consultare volantini, bensì sono le stesse informazioni a raggiungerlo, dando vita a percorsi interattivi personalizzati e in linea con le sue esigenze specfiche. Inoltre, permettono di raccogliere dati statistici sulle abitudini dei consumer, fondamentali per modellare le proposte d’acquisto in target delle aziende.
Il punto di Luca Vajani
Si tratta di pratiche che il mercato e gli utenti stessi già conoscono e “gli usi della tecnologia beacon sono potenzialmente infiniti - come ha affermato Luca Vajani, ceo di Aries Tech, software house di Milano specializzata in progettazione e programmazione di app per ogni sistema operativo e nella realizzazione di software gestionali. Marketing di prossimità, coupon, indoor mapping, guide turistiche e museali, domotica, sono solo alcuni degli usi delle applicazioni beacon”, ha specificato Vajani, che ha colto l’occasione per illustrare trend e potenzialità del proximity marketing sfruttando le nuove tecnologie beacon. “Sono sempre più numerose le app che sfruttano tale tecnologia. Le più recenti statistiche affermano che entro il 2018 solo negli Usa ci saranno 4,5 milioni di beacon in uso di cui 3/4 destinati al retail”. “I beacon stanno rivoluzionando il marketing mobile e il modo in cui i brand comunicheranno con il proprio target, basti pensare che il 67% degli italiani usa uno smartphone e il 50% delle applicazioni installate svolgono un ruolo determinante nel processo d’acquisto (fonte: Google - Mobile app marketing insights 2015)”.