Autore: Redazione
24/10/2018

Bayer è l’ultimo marchio a portare il programmatic in house

La società lo ha annunciato nel corso di un evento a New York: obiettivo è velocizzare l’esecuzione, guadagnando anche maggiore controllo

Bayer è l’ultimo marchio a portare il programmatic in house

Il gigante farmaceutico Bayer è solo l’ultimo di una lunga lista di brand a portare le operazioni programmatic in house. Secondo quanto riporta Adexchanger, la società ha siglato una partnership con MightyHive per acquisire capabilities e tecnologie volte a completare questa transazione, con l’obiettivo di concludere la collaborazione già nel 2020. A dirlo è stato Josh Palau, VP of Digital Strategy & Platforms di Bayer, durante la conferenza Programmatic I/O, organizzata da Adexchanger a New York. “Stiamo per portare le attività digital media in house - ha dichiarato -. Voglio che i nostri team abbiano piena visibilità sugli acquisti [dei media] e sui settori che offrono i rendimenti più elevati”. Bayer collabora dal 2011 con MediaCom, che manterrà l’account per il media offline e per operazioni strategiche più ampie. L’azienda ha iniziato a pensare di portare il programmatic in house a marzo dell’anno scorso, quando ha creato un team interno dedicato al digitale, assumendo persone con background di agenzia e tecnologico. L’obiettivo, al tempo, era quello di aumentare l’efficienza e l’efficacia del marketing, lavorare a stretto contatto con le piattaforme e mantenere il controllo sui dati. In particolare, il focus è sulla velocità di esecuzione, un elemento in grado di fare la differenza nel programmatic. La tendenza a trasferire le competenze internamente è stata certificata da una recente ricerca dell’ANA, mentre tra gli esempi più significativi si può citare Vodafone.